#25 - EROS PISANO, HELLAS VERONA 2015/16
Escludendo l'annata varesina in cadetteria (sei reti in quarantadue partite), il buon Eros non ci aveva mai tentati in sede d'asta visto che in Serie A, fino all'annata incriminata, aveva collezionato solo un gol in sessantotto apparizioni. Il tracollo dei Mastini, retrocessi a fine stagione, non ha invogliato i fantallenatori ad acquistarlo. Qualche coraggioso però ha goduto di tutte e cinque le marcature del terzino che contro l'Atalanta segnò il gol del pari al novantasettesimo minuto.

#24 - CHRISTIAN TERLIZZI, PALERMO 2005/06
Leggenda narra che il suddetto, nato a Roma nel novembre '79, subentrò per Palminteri in un Palermo-Bari di Coppa Italia e giocò da centravanti. La partita terminò 5-4, Terlizzi segnò e Delneri poté ringraziare il suo difensore viste le assenze di Caracciolo e Makinwa. La stagione del futuro giocatore di Catania e Sampdoria, però, ebbe un retrogusto amaro per i fantallenatori: Terlizzi mise a segno quattro gol nelle prime quattro giornate di campionato e guardò - solo per un istante - la classifica marcatori dall'alto in basso, superato solo da Toni e accompagnato da Cruz, Trezeguet e Adriano. Zero +3 nel girone di ritorno, trovò il quinto e ultimo gol in A contro la Juventus a gennaio.

#23 - ALESSANDRO CALORI, PERUGIA 1999/00
Aspettando il nuovo millennio, Alessandro Calori è l'uomo del meteo. Famoso per la pioggia di Perugia, a suo agio fra la nebbia di Parma, termina la stagione con cinque gol a referto, tre dei quali segnati a Buffon, Chimenti e Van der Sar: quanto dolore alla Juventus in una sola annata.

#22 - MARCO CASSETTI, LECCE 2003/04
Primo giocatore del Lecce - portato da Corvino - a indossare la maglia azzurra, Marco torna dall'infortunio e segna cinque gol con Delio Rossi al timone, anche se utilizzato più da esterno da centrocampo che da terzino (ruolo che gli apparterrà con la venuta di Zeman in Puglia).

#21 - SIMONE LORIA, ATALANTA 2006/07
Lui che pure col Siena calò l'anno successivo un pokerissimo di +3, in maglia nerazzura si rese protagonista di uno dei gol più belli degli ultimi trent'anni: figurine Panini.

#20 - GIUSEPPE PANCARO, CAGLIARI 1996/97
Quattro gol i gol segnati difendendo la porta del padre d'Ignazio Abate: chi se lo ricorda? Eran quasi le tre, era in giro con me, Pippo Pancaro alé! Il terzino, prima di approdare alla Lazio, in nazionale e al Milan segnava gol così (e così!) in terra sarda. Tiratore scelto dal dischetto e amante delle autoreti col tacco, si specializzò soltanto in seguito in vallette e Miss Italia.

#19 - ADIL RAMI, MILAN 2013/14
Ispirato dai film Disney. Ha paura degli insetti volanti. Nel 2009 è stato giudicato il più bello della Ligue 1. Soprannominato - anche - Shrek, prima di darsi al professionismo riparava tosaerba. Tre gol in diciotto apparizioni alla prima esperienza in Serie A (arrivò nel mercato di gennaio), in Spagna segnava pure da metà campo. Schierato centrale o terzino destro, ha spaccato cuori e fantacalcisti. J'adore.

#18 - NICOLA LEGROTTAGLIE, CATANIA 2011/12
Dopo "Il mio psicologo si chiama Gesù" di Carlo Nesti e la conversione di Paolo Brosio (avvenuta durante una orgia mediante apparizione della Madonna) ecco l'epifania di Nicola Legrottaglie: "Il mio amico Gesù". Non sappiamo quanto misticismo ci sia nei cinque gol segnati col Catania di Montella, ma ai fantallenatori importò poco.

#17 - MATÍAS SILVESTRE, CATANIA 2010/11
Predecessore di "San" Nicola da Gioia del Colle in Trinacria, lui non consigliò ai gay di leggere la Bibbia, ma di acquistarlo a pochi crediti per poi esultare ad ogni arrembaggio nell'area avversaria. Secondo marcatore degli etnei dietro a Maxi López e davanti al Lavandina Bergessio, con le milanesi non lasciò il segno.

#16 - Y?TO NAGATOMO, INTER 2013/14
C'erano tempi in cui Nagatomo era il miglior giocatore asiatico dell'anno, il più presente e il terzo miglior marcatore (dietro a Palacio e Álvarez). C'erano tempi in cui dichiarava "non mi arrenderò finchè non sarò diventato il miglior terzino del mondo". Cinque reti nel 2013/14 in Serie A, solo quattro nelle altre sei stagioni in nerazzurro, in Lost parlava coi morti, all'Inter pure.

#15 - WALTER SAMUEL, ROMA 2001/02
Dodici anni prima di Medhi Benatia a Trigoria c'era Walter Samuel (coi capelli). Fuser calcia il corner, poi la palla finisce a Totti che dal lato sinistro la ricaccia in mezzo: testa di Samuel, Gol. Cinque gol, compreso quella al Chievo nel dicembre 2001 quando Mussi e Lupa si giocavano il titolo di campione d'inverno (!).

#14 - MEDHI BENATIA, ROMA 2013/14
Prima di "The Wall": pochi difensori in questa lista hanno fomentato romanisti e fantacalcisti come Medhi Benatia alla prima stagione in giallorosso. Maglia presa al mercato, numeri stampati da Decathlon, alla Sampdoria segna un gol in slalom, cadendo, subendo fallo, in scivolata. Ra-ta-ta-ta-ta.

#13 - LORENZO TONELLI, EMPOLI 2014/15
Sepe - Hysaj - Tonelli - Rugani - Mário Rui. Settembre duemilaquattordici: all'asta vi siete assicurati questi cinque elementi a prezzo base e siete stati derisi. Maggio duemilaquindici: siete padroni del mondo. Sarri ha fatto del suo Empoli una macchina da modificatore della difesa. Rugani e Tonelli segnano otto reti in due e sono la spauracchio di ogni marcatura a zona. Lorenzo in particolare, grande amico di Fantagazzetta, ha gli occhi di chi è nato a Jakarta per poi presidiare lo stretto di Malacca con la benda nera sull'occhio. Arrr!

#12 - IGOR TUDOR, JUVENTUS 2000/01
Bei tempi quelli di Zizou, della mamma di Trezeguet in tribuna con la maglietta ufficiale, del Viva Lain: lui, Igor, "bello come un adone, elegante e gentile come un lord inglese, generoso come un nababbo" faceva anche parlare il campo, fra uno spogliarello e l'altro. Sei reti in venticinque presenze, il croato domina ovunque lo schiera Ancelotti.

#11 - ALESSANDRO PARISI, MESSINA 2004/05
Parisi dal dischetto: palla da una parte, portiere dall'altra. Lui c'era quando - con Sullo, Giampà e Zampagna - affondava 4-3 la Roma di Montella. Primo giocatore del Messina a vestire la maglia della nazionale (convocato da Lippi), col mancino ha bucato parecchi estremi difensori da distanza siderale. Per lui ci fu discreto hype fantacalcistico (vedi alla voce "Martella", "Letizia" e "Morleo", promesse mantenute poco).
#10 - MAICON, INTER 2009/10
Colosso. Mourinho. Birra. Anagrafe. Derby. Triplete. Non è il gioco finale di un programma su Rai Uno all'ora di cena, ma se lo fosse la parola sarebbe Maicon. Giocatore totale, se solo avesse voluto avrebbe sfondato pure come mezz'ala, punta o treno merci nelle stazioni di provincia. È la stagione del gol al Barça in semifinale di Champions e della gemma alla Juventus: all'asta lo pagavi quasi quanto gli attaccanti, ma ne valeva la pena.

#9 - MASSIMO ODDO, LAZIO 2005/06
Difensore goleador da sempre (nove reti col Verona fra il 2000 e il 2002), meravigliosamente brillo in mondovisione da campione del mondo, in un periodio in cui Zeman risulta indigesto è simpatico ricordarne le gesta che hanno fatto godere parecchi fantacalcisti.

#8 - GONZALO RODRÍGUEZ, FIORENTINA 2014/15
Quarantatré presenze stagionali. Sette gol (due rigori) in Serie A, un incubo sul secondo palo per i portieri, leader della viola che "vorrebbe ma non può": quarta in A, fuori in semifinale sia in Coppa Italia che in Europa League. Lo ricorderemo come un must di ogni gran difesa fantacalcistica dal 2012.

#7 - ZÉ MARIA, PERUGIA 2003/04
Autentico bug fantacalcistico (un po' come il Mertens odierno), il brasiliano ossigenato col numero due, guru di calci piazzati e rigori, segnò tredici gol in due stagioni con la maglia del Perugia fra il 2002 e il 2004, togliendosi pure lo sfizio di segnare in Coppa Uefa contro il PSV di Robben, Kežman, Vennegoor of Hesselink, Vogel (non ce la faccio, troppi ricordi) e Van Bommel e retrocedere in B nella stessa stagione. Sette gol in sedici gare nella seconda parte del 2003/04, qualche miscredente riuscì a cederlo al fantamercato nel mercato invernale vista la crisi dei grifoni. Ancora non si è ripreso da allora. Due rigori sbagliati su tredici calciati in Serie A, precursore di Melissa P. con "Cento cross di Zé Maria prima di andare a dormire".

#6 - CHRISTIAN MAGGIO, SAMPDORIA 2007/08
Numero sette sulle spalle, Christian Maggio a fine stagione è - per quasi tutti - il miglior esterno italiano. Nove gol (tutti su azione, sette in trasferta) di Superbike nel 3-5-2 doriano, quando ancora Mazzarri andava di moda. Prepotente quello che decide il derby della Lanterna spezzando le reni al povero Rubinho (serpentina e traversone gentilmanete offerti da Antonio Cassano).

#5 - SALVATORE FRESI, BOLOGNA 2001/02
Dietro a Julio Ricardo Cruz - dieci gol - solo l'ex nerazzurro: secondo marcatore del Bologna di Guidolin nella stagione Hübner e Trezeguet capocannonieri, otto sulla schinea e otto reti in venticinque presenze in campionato sfruttando i calci piazzati di Signori e Macellari, con tanto di doppietta alla Florentia Viola. Sparring partner di Ronaldo in allenamento, spesso accostato a Baresi e trasformato in mediano da Hodgson, col Fenomeno ha vinto la Coppa Uefa 1997/98 da titolare. Capace di gol superbi, ora gioca a golf con Vialli e Massimo Mauro.

#4 - MAURIZIO DOMIZZI, NAPOLI 2007/08
Nel primo anno anno a Napoli di Hamšík e Lavezzi si laurea capocannoniere del club con undici marcature stagionali (8 in Serie A, 3 in Coppa Italia). Rigorista designato, realizza sei dei sette penalty calciati. Rinsavirà col passare degli anni a colpi di quattro e mezzo e gialli per proteste.

#3 - SINIŠA MIHAJLOVI?, LAZIO 1998/99
Ventuno miliardi di vecchie lire, ecco il prezzo di un ventinovenne serbo dal piede sempre caldo arrivato dalla Sampdoria (cui segna subito una tripletta su punizione). Otto reti in campionato (sette free-kick e un rigore) ed un secondo posto-beffa ai danni del Milan di Bierhoff e dell'esordiente Abbiati. Fucile inesauribile che mira l'incrocio, Siniša prende i portieri per sfinimento. Come faceva a calciare così?

#2 - KAMIL GLIK, TORINO 2014/15
Fighetti strapagati come Matri e Borriello
Esproprio proletario ti entro in casa col crick
Fanculo i radical chic restiamo hardcore come Kamil Glik

#1 - MARCO MATERAZZI, PERUGIA 2000/01
Celebre per il mondiale vinto, per la testata ricevuta da Zizou, per i dieci gol segnati con l'Inter nella stagione 2006/07, per gli insulti che, costantemente, riceveva dalle tifoserie avversarie. Marco Materazzi vive - +3 parlando - la sua miglior annata al Curi con Cosmi in panca, Gaucci alla presidenza, un otto coreano, un nove cinese, un dieci cileno, un undici argentino e un quindici greco che, quattro anni più tardi, vincerà un europeo. Dodici reti fra calci di punizioe, rigori e sortite da corner, Matrix stabilisce il nuovo record di marcature per un difensore nella massima Serie.
