Udinese, come giocherà Delneri? Ecco cosa "fanta-cambia"
il tecnico friulano potrebbe accantonare il suo classico 4-4-2 per un 4-2-3-1 che meglio si adatta alla rosa
giovedì, 06 ottobre - 17:06
Delneri mentre spiega qualche schema ai suoi (getty images)
Gigi Delneri torna a casa. Il tecnico di Aquileia, friulano doc, dopo esserci andato più volte vicino riesce finalmente a sedersi sulla panchina della sua Udinese dove aveva già giocato dal 1978 al 1980 collezionando 57 presenze e sette gol. Allora centrocampista di qualità, oggi ex allenatore di grande successo reduce da qualche esperienza negativa di troppo da cancellare. Oggi con la stessa missione di ieri: far girare la squadra.
La formazione che l’allenatore ex Verona ha ereditato da Iachini ha totalizzato finora 7 punti in sette gare frutto di due sole vittorie, un pareggio e ben 4 sconfitte compresa l’ultima e decisiva in casa per 3 a 0 contro la Lazio. Il modulo di riferimento era il 4-3-1-2 con De Paul trequartista. Ora per volere dei Pozzo tutto da cambiare: risultati e di conseguenza modo di giocare. Come giocherà quindi Delneri?
Maestro del 4-4-2 con il quale ha ottenuto, con il Chievo dei miracoli e la Samp di Cassano-Pazzini, i suoi migliori risultati, il tecnico friulano negli ultimi anni sembra essere diventato meno integralista tanto da dichiarare nella conferenza stampa di presentazione: “I quattro difensori sono una mia prerogativa, non il 4-4-2. A Bergamo giocavamo con il trequartista, Doni. Era un 4-2-3-1”. Vediamo quindi, reparto per reparto, come potrebbe scendere in campo l’Udinese nelle prossime gare:DIFESA: Pochi dubbi in questo reparto, a quattro era con Inchini e a quattro continuerà ad essere, potrebbero però cambiare gli interpreti. La novità principale potrebbe riguardare Widmer (ovviamente una volta rientrato dall’infortunio), terzino destro troppo offensivo per i gusti del Baffo nel caso di 4-4-2, che probabilmente verrà avanzato lasciando, in un giro di maglie, la casella vuota per Heurtaux che a sua volta cederebbe il posto da centrale, a fianco di Danilo, a uno tra Angella o Felipe. In caso di 4-2-3-1 invece Widmer manterrebbe il suo ruolo naturale e finirebbe fuori l’altro terzino di spinta, quello sinistro: fuori quindi i finora deludenti Adnan e Armero e dentro Felipe sull’out mancino. Difficile immaginare un grande minutaggio per Samir, spesso relegato in panchina dallo stesso allenatore nei suoi sei mesi a Verona. Ad oggi, considerando tutte le defezioni, la linea difensiva più probabile è quella composta, da destra verso sinistra, da Heurtaux - Danilo - Felipe - Adnan.
CENTROCAMPO: Citando sempre le sue parole in conferenza stampa, “mi ha davvero impressionato Fofana è la vera sorpresa, mi ha colpito per le doti fisiche e per il passo, è un ottimo giocatore”, viene facile immaginarsi che una delle due maglie riservate ai centrocampisti centrali finisca al giovane francese, il quale potrebbe essere perfetto per un ruolo “alla Perrotta”. A rischiare il posto, con Kums più o meno sicuro in cabina di regia (“ragazzo esperto che ha il gol nel dna”), sarebbe il ghanese Badu mentre il giocatore più penalizzato dall’avvicendamento tecnico sarebbe naturalmente Hallfredsson, costretto nel gennaio scorso a lasciare Verona proprio per l’incompatibilità tattica con il tecnico allora seduto sulla panchina gialloblu. Nel 4-4-2 in attesa di Widmer si giocherebbero il posto Badu e Kone mentre a sinistra Jankto e De Paul. Tutti e quattro i calciatori nominati sarebbero adattati al ruolo di esterno e la cosa fa supporre che almeno inizialmente il modulo di riferimento sarà il 4-2-3-1. Un accenno va fatto anche per il 4-3-3 (o 4-3-2-1) con Thereau e De Paul candidati a supportare Zapata in avanti.
TREQUARTI: Non dovrebbero esserci problemi, nonostante le parole che gli ha dedicato davanti ai microfoni “nessuna stella, deve sudarsi la maglia”, per De Paul rientrare negli undici, o trequartista centrale o ala sinistra qualora Delneri voglia essere più offensivo e schierare Thereau in mezzo. L’alternativa al numero 10 dovrebbe essere finalmente Balic che probabilmente chiuderà ogni possibile spazio a Lodi. Inevitabilmente aumenteranno le possibilità di Kone, ala destra, Penaranda, adattabile in tutte e tre le posizioni e Matos che sull’esterno può sfruttare la sua velocità. Con il tempo potrebbe ritagliarsi il suo spazio importante Jankto che per caratteristiche è un giocatore perfetto per Delneri, esattamente l’opposto di Lucas Evangelista, troppo leggerino e poco propenso alla fase di non possesso.
ATTACCO: Se giocherà con un’unica punta sarà dura per il tecnico di Aquileia rinunciare al senso del gol ma soprattutto alla forza fisica di Duvan Zapata che si candida al ruolo, finalmente di inamovibile. In alcune gare gli potrebbe preferire Thereau elogiato per le sue capacità di sacrificio, mentre in altre, quelle magari in casa e più abbordabili, i due potrebbero giocare insieme. Penaranda ha colpito il tecnico ma non al punto da regalargli una maglia da titolare nell'immediato, improbabile in ogni caso nel ruolo di unica punta. Più facile come attaccante di movimento o come esterno offensivo o, come probabilmente accadrà, a gara in corso per sfruttare la sua velocità.
COSA CAMBIA AL FANTACALCIO? Arriviamo a ciò che più interessa a noi Fanta-allenatori. Come si sa ogni allenatore nuovo porta nuove idee e a risentirne è anche la nostra fanta-rosa: certi giocare giocatori saranno penalizzati, altri valorizzati. Nella prima categoria sicuramente Hallfredsson e Badu, non semplicissimi da collocare nel nuovo scacchiere tattico, mentre nella seconda Zapata, che finalmente potrebbe trovare la consacrazione e Widmer che una volta avanzato potrebbe regalare qualche bonus in più. Scommesse intriganti potrebbero essere Fofana e De Paul mentre si consiglia di non puntare molto su Adnan e Thereau al quale potrebbe chiesto un ruolo più di supporto che di finalizzazione.