Urbano Cairo, Presidente del Torino, ha parlato nel corso di un'intervista concessa a Tuttosport della cessione di Bellanova e dell'arrivo in corsia di Pedersen.

Intervista a Cairo

  
Bellanova via?
  «Già nelle settimane passate il suo agente mi aveva comunicato una certa irrequietezza da parte di Bellanova. Dopo l’Europeo si aspettava delle offerte. Non a caso, quando gli è stata prospettata la possibilità di andare all’Atalanta ha subito detto sì». 
 
Buongiorno?
«L’ho detto e ripetuto più volte. Io sono stato felicissimo che Buongiorno sia rimasto, però tenere un calciatore contro la sua volontà è un errore: l’ho commesso in passato con Nkoulou e Belotti». 
 
Pedersen?
«Preferisco non parlare di un giocatore che non è ancora nostro. Posso dire che è un buon elemento, che ha qualità importanti e che lo seguivamo già l’anno scorso. Per quanto riguarda Bellanova, all’inizio faticò un po’ e ci fu anche chi lo fischiò, però è stato giusto puntare su di lui, che ci ha ripagato in pieno della fiducia ricevuta». 
  
 
Tutti vendono, è vero, ma poi conta quanto si decide di investire... 
«Non se ne può fare sempre una questione di soldi. Ho speso 25 milioni per Verdi e sapete come è andata a finire. Abbiamo comprato gente come Bremer, Bruno Peres, Maksimovic, Lukic, tanto per fare qualche nome, spendendo complessivamente la metà di quanto è costato Verdi: non mi sembra che si siano rivelati giocatori modesti...». 
 
Però il Toro continua a essere incompleto. 
«E infatti arriveranno ancora i due difensori che mancano. Se dovesse esserci un’uscita, non escludo l’ingresso di un giovane di prospettiva, un elemento da far crescere con noi». 

 Gosens?
«Qualche perplessità c’era. Poi le sue indecisioni ci hanno spinto a virare su Borna Sosa, che seguivamo dall’anno scorso». 


Conti in attivo?
«Il mercato non è ancora finito e in ogni caso non dimentichiamo che nell’estate del 2023 abbiamo speso una trentina di milioni per Vlasic, Bellanova, Zapata, Lazaro, Tameze e Sazonov vendendo solo Singo per dieci milioni. E nel Toro di tasca mia ho messo 72 milioni al netto di tutte le entrate...».