Parte stasera il campionato dei campioni d'Italia della Juventus, i bianconeri ospitano la Sampdoria di Claudio Ranieri, ex allenatore della Vecchia Signora nei primi anni post-Calciopoli.
Juventus-Sampdoria, le formazioni
Pirlo, al debutto ufficiale sulla panchina bianconera, conferma il 3-5-2 previsto alla vigilia, ma c'è una grande sorpresa: a sinistra gioca il giovane Frabotta, per il resto praticamente tutto confermato con la sola eccezione di McKennie per Bentancur in regia. Si copre la Sampdoria: rispetto alle previsioni della vigilia, fuori Quagliarella e dentro un centrocampista in più come Leris, davanti spazio al solo Bonazzoli, mentre in difesa tocca a Tonelli far coppia con Colley, fuori Yoshida.
Juventus-Sampdoria, la cronaca
PRIMO TEMPO
Subito pericolosa con Danilo da fuori, poi con Ronaldo che si fa respingere la conclusione da Audero dopo una disattenzione di Tonelli, la Juve passa al 13' con Kulusevski: CR7 prova a fare tutto da solo, la difesa lo chiude, la palla finisce sul sinistro dell'ex Parma che trova il colpo da biliardo vincente piazzato all'angolino alla destra di Audero. Al 24' padroni di casa vicini al raddoppio con Ronaldo, stavolta è la traversa a dire no al portoghese. E sempre Ronaldo al 34' fallisce da buona posizione dopo un rimpallo a seguito dell'interessante iniziativa di Ramsey. Si va al riposo sull'1-0.
SECONDO TEMPO
Ritmi più lenti nella ripresa, la Juve controlla e non rischia praticamente mai, meno emozioni, ma al 78' arriva il raddoppio sugli sviluppi di un corner: indecisione di Bereszynski, il più lesto è Bonucci che da due passi insacca. C'è la reazione della Sampdoria con Ekdal e Quagliarella, ma all'88' Ronaldo trova il diagonale giusto sfruttando l'assist di Ramsey. E' la rete che di fatto fa partire i titoli di coda sul match.
Vittoria rotonda per la Juventus che dunque parte col piede giusto, Pirlo si presenta ai suoi con un tris, già nelle prossime partite test più impegnativi per capire la vera consistenza della squadra. Per la Sampdoria una serata storta nella quale si è fatta vedere dalle parti di Szczesny solo nella parte finale.
