Come spesso accade ultimamente, non dà la sensazione di essere particolarmente mobile. Sembra poter dare qualcosa di più sui gol del Napoli, ma alla fine è bravo e baciato dalla buona sorte sulla parata che vale un pezzo di vittoria. Cosa che gli vale la sufficienza.
- Zielinski 17’
- Calhanoglu rig 26’
- Perisic 44’
- Martinez L. 61’
- Mertens 79’
Buttato nella mischia, soffre l'intensità della spinta del Napoli, risultando spesso fuori posizione.
Buttato nella mischia, soffre l'intensità della spinta del Napoli, risultando spesso fuori posizione.
Chiamato in causa per l'infortunio di De Vrij nella partita più tosta, l'esperto difensore esegue il compito con precisione.
E' monumentale nell'arco della partita. Galvanizzato dal duello con Osimhen sbaglia poco o nulla. Duro, durissimo, e il nigeriano ne fa le spese.
La partenza non è delle migliori, con Lozano che lo insidia, ma alla fine sale in cattedra e domina la scena, seppure con qualche errore in fase di impostazione.
La partenza non è delle migliori, con Lozano che lo insidia, ma alla fine sale in cattedra e domina la scena, seppure con qualche errore in fase di impostazione.
Primo tempo da dominatore assoluto, quasi da migliore in campo per continuità di rendimento, ma nel finale un paio di diagonali troppo strette quasi costano il pareggio.
Non era semplice contro la coppia di centrali di centrocampo del Napoli, ma il croato ha fatto vedere di essere in palla. Il rinnovo non lo disturba.
Ancora una volta una prestazione globale sulla fascia sinistra. Qualche pecca in copertura, ma quando spinge fa male. Suo il gol che porta l'Inter in vantaggio con un intelligente colpo di testa sul primo palo.
Entra nel momento di massima spinta del Napoli e gestisce il traffico senza andare troppo in affanno.
Entra nel momento di massima spinta del Napoli e gestisce il traffico senza andare troppo in affanno.
Clamorosa la palla persa in occasione del vantaggio di Zielinski, ma si fa perdonare procurandosi il rigore del pareggio e continuando a macinare chilometri con estrema qualità.
Parte a marce basse, ma poi si assume la responsabilità di battere (e segnare) il pesante rigore dell'1-1. Impreziosisce la sua prova con l'assist da corner per il raddoppio di Perisic.
Non entra bene in partita, tra falli fatti e qualche palla persa di troppo.
Prestazione insufficiente per lunghi tratti del match, ma nel momento decisivo della partita si accende e con un "coast to coast" implacabile serve a Lautaro il gol decisivo.
Utile nelle palle alte, ma si distingue soprattutto per falli, scontri e giallo. Non preciso nemmeno quando perde la palla del 3-2 di Mertens.
Utile nelle palle alte, ma si distingue soprattutto per falli, scontri e giallo. Non preciso nemmeno quando perde la palla del 3-2 di Mertens.
Fatica a trovare spazio, ma si crea comunque occasioni importanti. Alla terza, trova il gol che mette in ghiaccio la partita. L'esultanza con scuse al pubblico riconcilia le due parti dopo il rigore fallito nel derby.
Fatica a trovare spazio, ma si crea comunque occasioni importanti. Alla terza, trova il gol che mette in ghiaccio la partita. L'esultanza con scuse al pubblico riconcilia le due parti dopo il rigore fallito nel derby.
Arrabbiatissimo con l'arbitro nonostante l'assegnazione del rigore, è indemoniato fino all'ultima palla giocabile.
Disinnesca come può gli attacchi nerazzurri, soprattutto quelli di Lautaro, ma nonostante tutto arrivano tre gol subiti.
Darmian lo mette in crisi, sbaglia totalmente il posizionamento sul gol di Lautaro. Mezzo voto in più per l'occasione nel finale, salvata da Handanovic.
Non sembra quasi lui in più di una circostanza. Commette un'ingenuità particolare sul rigore concesso all'Inter, non sanata a sufficienza dalla palla recuperata per il gol di Mertens.
Non riesce mai a prendere le misure a Perisic, che lo mette in costante imbarazzo. Rischia di regalare un gol a Barella, ma lo salva Ospina.
Partita difficile per lui sia nelle palle aeree, che soprattutto su quelle a terra. Si riscatta da un'insufficienza più grave salvando un gol nel finale su Dzeko.
Ha un potenziale tecnico incredibile; lo sfoggia nel gol del vantaggio del Napoli e in altre circostanze del secondo tempo. Quando la partita è sul piano fisico, invece, soffre.
Parte come al solito bene, ma poi si appiattisce soffrendo tanto l'esuberanza dei centrocampisti dell'Inter, in particolare Barella.
Disattento in marcatura su Perisic in occasione del 2-1 ma ciononostante resta un fattore determinante per il successo delle manovre azzurre, e lo dimostra fino alla fine.
Disattento in marcatura su Perisic in occasione del 2-1 ma ciononostante resta un fattore determinante per il successo delle manovre azzurre, e lo dimostra fino alla fine.
Entra e a suo modo rivitalizza la manovra del Napoli con passaggi sempre precisi.
Entra al posto dell'infortunato Osimhen ma non lascia nessuna traccia.
Entra al posto dell'infortunato Osimhen ma non lascia nessuna traccia.
Bella la palla che serve a Zielinski per il vantaggio, ma le cose buone della sua partita si limitano praticamente a questo.
Entra, tocca un pallone e lo scaraventa all'incrocio. Ne ha un altro, e sfiora la doppietta. Che sia finalmente tornato?
Entra, tocca un pallone e lo scaraventa all'incrocio. Ne ha un altro, e sfiora la doppietta. Che sia finalmente tornato?
E' tra i pochi a salvarsi anche nel primo tempo, con le sue scorribande che sono sempre potenzialmente pericolose, anche se non correttamente accompagnate.
E' tra i pochi a salvarsi anche nel primo tempo, con le sue scorribande che sono sempre potenzialmente pericolose, anche se non correttamente accompagnate.
E' tra i pochi a salvarsi anche nel primo tempo, con le sue scorribande che sono sempre potenzialmente pericolose, anche se non correttamente accompagnate.
Si sbatte come può ma gira a vuoto, sbagliando un paio di buone occasioni. Esce per un duro colpo allo zigomo con Skriniar.
Perde l'occasione per staccarsi dal Milan e se la prende con i suoi che non rispondono ai dettami.