Un solo intervento ma decisivo, su Berenguer nel primo tempo con il punteggio ancora sullo 0-0. Per il resto tutto sotto controllo.
- Castrovilli 78’
Sulla corsia mancina corre per tutta la gara e mai a vuoto. Mette in mezzo palloni su palloni che i compagni però, soprattutto Kouamé, non sfruttano. La difesa del Torino contro di lui va in affanno continuo.
Sulla corsia mancina corre per tutta la gara e mai a vuoto. Mette in mezzo palloni su palloni che i compagni però, soprattutto Kouamé, non sfruttano. La difesa del Torino contro di lui va in affanno continuo.
Vince il duello tra ex juventini con Zaza, sfruttando soprattutto il fisico. Si fa vedere poco nelle situazioni offensive anche perché deve coprire le spalle a Biraghi.
Botte da orbi nel duello con Belotti che dura sui 90 minuti. Il difensore serbo non si tira indietro, neanche dopo aver preso il cartellino giallo che non lo condiziona affatto.
Torna nella sua Firenze giusto il tempo di mettere ordine in mezzo al campo ed evitare che il finale diventi caotico.
Torna nella sua Firenze giusto il tempo di mettere ordine in mezzo al campo ed evitare che il finale diventi caotico.
Primo tempo di qualità e quantità, da mezzala come piace a lui seppur sul centro destra. Nella ripresa cala la sua intensità ma riesce comunque ad essere utile alla squadra.
Primo tempo così così con poche accelerazioni e poche fughe palla al piede. Nella ripresa, complice il calo di Ansaldi e Linetty, trova più spazio e ne approfitta alla grande finendo per servire un succulento assist a Castrovilli per il gol vittoria.
Primo tempo sottotono, con fatica cerca i suoi spazi in una sinistra intasata. Un po' meglio nella ripresa, complice il calo di Ribery che gli lascia più spazio. Bravissimo a farsi trovare pronto sul cross di Chiesa.
Il calo nella ripresa sporca una prestazione che resta comunque sufficiente, pur in presenza di errori e imprecisioni. Quando però vuole accendere la luce mette in allarme tutta la difesa ospite.
Il calo nella ripresa sporca una prestazione che resta comunque sufficiente, pur in presenza di errori e imprecisioni. Quando però vuole accendere la luce mette in allarme tutta la difesa ospite.
Ha 4 occasioni buone per sbloccare il risultato e tutte di testa ma tra una paratona di Sirigu e la mira imprecisa non è serata per lui. In più vaga senza meta in attacco rendendosi di fatto poco utile alla manovra.
Entra per tenere alta la squadra e per dare più energia al pressing: minuti di sacrificio, dunque, svolto con cognizione di causa.
Nel percorso verso una Fiorentina più offensiva rispetto all'anno scorso, questa gara dà segnali interessanti. Di fatto le sbavature dei suoi si contano sulle dita di una mano. Dosa bene anche le sostituzioni.
Una parata di grande riflesso su un rimpallo su Ansaldi, un intervento strepitoso su un colpo di testa di Kouamé, un altro intervento non semplice su Cutrone. Insomma il suo lo fa eccome per tenere il Torino in partita.
Una parata di grande riflesso su un rimpallo su Ansaldi, un intervento strepitoso su un colpo di testa di Kouamé, un altro intervento non semplice su Cutrone. Insomma il suo lo fa eccome per tenere il Torino in partita.
Da terzino destro deve occupare spazi diversi in tempi diversi e si vede subito che non è ancora a suo agio. Biraghi lo mette a soqquadro tutta la gara, nel finale grave la dormita su Castrovilli che appoggia comodamente la rete decisiva.
Nel primo tempo riesce a limitare Chiesa pur dovendo rinunciare a spingere sulla fascia. Nella ripresa paga lo sforzo e una condizione fisica ancora non ottimale. Nell'azione del gol si fa saltare con troppa facilità.
Nel primo tempo riesce a limitare Chiesa pur dovendo rinunciare a spingere sulla fascia. Nella ripresa paga lo sforzo e una condizione fisica ancora non ottimale. Nell'azione del gol si fa saltare con troppa facilità.
Prova a guidare i suoi compagni di reparto in un assetto difensivo per loro inedito. Ci riesce per buoni tratti ma può poco quando il centrocampo non fa filtro. In alcune situazioni lo salva l'esperienza.
Sui cross di Biraghi Kouamé gli sfugge spesso: buon per il brasiliano che l'ivoriano non ha mira. Per il resto gara attenta e soprattutto un paio di interventi alla disperata che salvano la porta granata.
La sfida con Duncan non inizia neanche, nel senso che il venezuelano va in affanno al fischio d'inizio e praticamente non si riprende. Qualche pallone recuperato non basta per strappare un 6.
La sfida con Duncan non inizia neanche, nel senso che il venezuelano va in affanno al fischio d'inizio e praticamente non si riprende. Qualche pallone recuperato non basta per strappare un 6.
Dal suo ingresso ci si aspettava qualcosa in più in termini di qualità e di pericolosità nell'ultimo quarto di campo. E invece di palloni giocati ce ne sono pochi e per di più di scarsa qualità.
È il centrocampista granata che più degli altri resta nel cuore della partita e soprattutto che interpreta al meglio i compiti richiesti da Giampaolo, che non a caso l'ha fortemente voluto. Non riesce, tuttavia, ad incidere sulla gara dal punto di vista offensivo al di là di una bella palla per Berenguer.
È il centrocampista granata che più degli altri resta nel cuore della partita e soprattutto che interpreta al meglio i compiti richiesti da Giampaolo, che non a caso l'ha fortemente voluto. Non riesce, tuttavia, ad incidere sulla gara dal punto di vista offensivo al di là di una bella palla per Berenguer.
Con il suo ingresso Giampaolo sperava di dare più verve alla mediana per rendersi più pericoloso. E invece il serbo ne combina pochissime di buone cercando anche giocate fin troppo complesse.
Schierato da trequartista, tende a muoversi tanto per non dare punti di riferimenti e per trovare un modo per aiutare Belotti e Zaza. L'impegno e la dedizione non mancano, l'esito però è appena sufficiente.
Schierato da trequartista, tende a muoversi tanto per non dare punti di riferimenti e per trovare un modo per aiutare Belotti e Zaza. L'impegno e la dedizione non mancano, l'esito però è appena sufficiente.
Solito combattente, solita lotta però poi al momento di quagliare non è pronto. Spreca malissimo un contropiede 2 vs 1 che poteva aprire spiragli diversi nella partita e quando va al tiro lo fa in maniera fin troppo fiacca.
Solito combattente, solita lotta però poi al momento di quagliare non è pronto. Spreca malissimo un contropiede 2 vs 1 che poteva aprire spiragli diversi nella partita e quando va al tiro lo fa in maniera fin troppo fiacca.
Solito combattente, solita lotta però poi al momento di quagliare non è pronto. Spreca malissimo un contropiede 2 vs 1 che poteva aprire spiragli diversi nella partita e quando va al tiro lo fa in maniera fin troppo fiacca.
Un leone, spesso da solo contro tutti. Il duello con Milenkovic è tosto e muscolare e il capitano granata non si tira indietro. Chiedergli anche lucidità in area di rigore è onestamente troppo.
Un leone, spesso da solo contro tutti. Il duello con Milenkovic è tosto e muscolare e il capitano granata non si tira indietro. Chiedergli anche lucidità in area di rigore è onestamente troppo.
Il Torino non è ancora pienamente suo e si vede. Distanze non precise, tempi di gioco non rispettati, difesa che non copre a dovere gli spazi. Il lavoro da fare non manca, come è normale che sia a questo punto della stagione.