Il Verona, dopo l'addio di SIlvestri, ha puntato su Lorenzo Montipò in porta. L'estremo difensore italiano ha fatto il punto sul proprio percorso in Serie A e sul sogno chiamato Nazionale. Ecco le sue parole ai microfoni della Gazzetta dello Sport:

Montipò sul Verona

«Si tratta di un trampolino per restare ad alti livelli in A, magari anche rimanendo qui per anni. Ma soprattutto per conquistare la Nazionale: dopo l’Under, è un sogno che coltivo da molto e spero di arrivarci prima o poi. Ci vuole ambizione e il posto giusto per soddisfarla. Verona può essere il posto giusto».

Montipò su Abraham

«È pericoloso perché è molto fisico e allo stesso tempo molto tecnico. E ha già segnato tantissimo per essere al primo anno in italia. Giocarci contro è una grande opportunità per me: io le sfide le vedo così».

Montipò e l'attaccante più forte della Serie A

«Forse Giroud. Contro di noi ha fatto uno stupendo gol di testa, ne è stata sottovalutata la difficoltà. È davvero un grande attaccante e sta dimostrando che vale ancora tanto. Complimenti al Milan, non molti avrebbero scommesso su di lui. E poi ha sfatato pure il tabù della maglia numero 9 rossonera».

Verona: parla Montipò

«Dire gli attaccanti, con tutti le reti che segniamo, sarebbe facile ora. Ma se devo scegliere in rapporto a età e qualità, dico Ivan Ilic. È un 2001, mi impressiona la personalità che mette in campo: come se giocasse in A da anni. In generale comunque non mi aspettavo compagni così forti, anche quelli che subentrano sono di grande qualità. E Tudor aiuta tutti a esprimerla. Ci ha dato una svolta sotto il profilo mentale. Diciamo che è un bel martello. Ci spinge ad andare oltre i nostri limiti e questo lo si vede in partita, perché pressiamo per 90 minuti e cerchiamo di imporci a livello fisico. Anche all’Olimpico ci proveremo».

Le parole di Montipò (Getty Images)
Le parole di Montipò (Getty Images)