L'Italia ha fallito. Per la seconda volta di fila gli Azzurri non prenderanno parte al Mondiale. Russia prima e Qatar poi, in mezzo l'estasi di Euro 2021 ma anche una crisi di ricambio generazionale che stenta a decollare. Da capire se ci sarà ancora Mancini sulla panchina per il presente e il futuro della Nazionale. A prescindere da questo, ora fondamentale sarà scegliere i giocatori giusti da cui ripartire. Per aprire un ciclo vincente con due obiettivi nel mirino: Euro 2024 in Germania e (soprattutto) i Mondiali del 2026. Quasi un obbligo morale, a 20 anni dall'ultimo trionfo e a 12 dalla nostra ultima partecipazione nella kermesse internazionale. Decisamente troppi.
Chi ci sarà nell'Italia del futuro?
Analizziamo la situazione reparto per reparto. Tra i pali non si potrà non ripartire da Donnarumma. Malgrado un calo post Europeo, resta lui il nostro portiere titolare. A patto che torni ai suoi elevatissimi standard. Anche perché alle sue spalle c'è una folta schiera di colleghi pronti a soffiargli il posto: da Meret a Cragno, passando per Gollini, Vicario e Montipò. Senza dimenticare i giovanissimi Carnesecchi e Plizzari in arrivo dall'Under 21.
Sulle fasce in difesa Spinazzola e Calabria sono i favoriti nell'ipotetico 4-3-3 come assetto di base. Emerson e Di Lorenzo le loro prime alternative, scalpitano Bellanova e Parisi con Pellegrini papabile candidato nelle turnazioni. I centrali potrebbero essere Bonucci e Bastoni, un gradino dietro Mancini e Luiz Felipe. Aspettando la maturazione dei vari Gatti, Viti, Scalvini e Lovato.
In mediana c'è grande abbondanza e, per questo, maggior difficoltà nel compiere scelte chiare e nette. Impensabile fare a meno di Verratti, Jorginho, Locatelli e Barella, sarà di certo molto più coinvolto Tonali. Attorno a loro gravitano profili come Pellegrini, Castrovilli, Sensi, Pessina e Cristante, molto dipenderà da valutazioni di natura tattica. Parlavamo di ricambio generazionale: a voltare pagina nel reparto potrebbero essere Frattesi e Ricci in primis, dietro di loro Pobega, Mandragora, Fagioli, Rovella e Bove. Insomma, i nomi di certo non mancano.
E in attacco? Attesa una mini-rivoluzione. Chiesa, Zaniolo e Berardi a destra, Scamacca, Belotti e Raspadori al centro, Zaccagni e Bernardeschi a sinistra. Occhio a Kean, Lucca e Cancellieri. Per completare un pacchetto offensivo di livello, con ancora ampi margini di miglioramento.