"Per un bambino come che partiva da Prato in pullman, che faceva otto ore di pullman per vedere la Juventus è un motivo di grandissima soddisfazione". Questo un piccolo stralcio della prima intervista di Cristiano Giuntoli da nuovo Football Director della società bianconera. Parole di affetto, di quell'amore che solo un bambino può dare alla squadra di campioni che ammira e che, nella maggior parte dei casi, si tramanda di padre in figlio. Ovviamente queste parole non sono state molto apprezzate dall'ambiente del Napoli, che ha reagito in maniera piuttosto colorita e scomposta nonostante lo Scudetto appena vinto grazie anche alle intuizioni del dirigente pratese.

Dopo il terremoto dello scorso novembre era qualche tempo che in casa bianconera non si sentivano parole così juventine. Una ventata d'aria fresca necessaria dopo mesi molto cupi e su cui incombe ancora la decisione della UEFA sulla partecipazione o meno alla prossima edizione Conference League se non, l'incredibile, possibilità di ritardare di un anno l'accesso alle competizioni europee, andando a creare con ogni probabilità un danno maggiore alla Juventus viste le migliori possibilità di accesso alla Champions League.

Ora con la definizione del quadro dirigenziale la Juventus può finalmente iniziare a programmare ed operare sul mercato, al netto dei saluti a Cuadrado, Di Maria e Paredes, i rinnovi e ritorni di Rabiot e Milik e l'acquisto definitivo di Timothy Weah. Nelle scorse settimane abbiamo già parlato di quali dovrebbero essere le prime mosse di Giuntoli, tra la vendita dei rami secchi, l'abbassamento del monte ingaggi e la definizione della rosa. Nelle ultime ore però si è aggiunto un altro aspetto che potrebbe aumentare ulteriormente il carico di lavoro: da Oltremanica giungono infatti insistenti voci che collegano i top club inglesi ai gioielli di casa Juventus, Bremer, Chiesa e Vlahovic su tutti. 

Il sacrificio dei pochi campioni di casa bianconera è da provare a scongiurare con tutte le forze, grazie soprattutto alla cessione dei già citati rami secchi e, magari, il lasciar partire altri giocatori poco utili ai fini del progetto tecnico che sta prendendo vita in vista della prossima stagione. 

Attualmente la rosa della Juventus è decisamente sbilanciata, troppo affollata in alcuni reparti, quasi sguarnita in altri. Innanzitutto sarà necessario sedersi al tavolo con mister Allegri, anche lui ormai juventino fino all'osso, per capire quale sarà la base di partenza tattica della squadra nella prossima stagione e quale identità le si vorrà dare. Deciso questo toccherà a Giuntoli andare a plasmare la rosa con il giusto mix di giovani interessanti già a disposizione della Juventus e l'inserimento di campioni affermati che possano far fare il salto di qualità ad una squadra che nella scorsa stagione è apparsa decisamente troppo brutta per essere vera. Le capacità di Giuntoli di trovare gli uomini migliori da inserire nei posti e nei contesti giusti sono evidenti e sotto gli occhi tutti, basti pensare ai tre pilastri del Napoli campione d'Italia Kim, Kvara e Osimhen, tutti arrivati tra ironia e stupore e che poi si sono rivelati giocatori eccellenti e decisivi nel nostro campionato. Non stupiscano dunque le voci che portano al laterale dello Spezia Holm o ad un prospetto interessantissimo come Parisi, gli occhi degli osservatori di Giuntoli si sono dimostrati particolarmente capaci e degni di fiducia.

In più, adesso, oltre alla professionalità di base per il dirigente c'è un cuore che può battere a pieno per i colori che ama e la volontà di fare ancora meglio di quanto fatto nel recente passato sarà quasi feroce. Da questo punto di vista le promesse sono davvero molto interessanti, ora non resta che vedere quali saranno le mosse sul mercato e quale sarà la rosa che verrà messa a disposizione di mister Allegri.

A latere di Giuntoli e del mercato oggi però non si può non dedicare un pensiero a Gianluca Vialli. L'ultimo capitano della Juventus ad alzare la Champions League avrebbe compiuto oggi 59 anni. Auguri Capitano, dovunque tu sia.