Alessio Dionisi, allenatore del Sassuolo, è intervenuto in conferenza stampa in vista del match contro il Verona, in calendario domani alle ore 18:30.

Sassuolo, Dionisi in conferenza stampa

Di seguito uno stralcio del suo intervento:

"La più bella notizia è che Domenico Berardi domani sarà disponibile e questa è una bella notizia. Ripartiamo con ancora più ottimismo, vuoi per la prestazione fatta a Napoli e non possiamo dimenticarci che abbiamo giocato contro la prima accreditata per vincere lo Scudetto e abbiamo giocato in 10 nel secondo tempo. I ragazzi hanno fatto bene considerando le difficoltà. Ripartiamo da questo, dal rientro di Domenico, dal minutaggio di alcuni giocatori arrivati da poco o pochissimo, sapendo che domani è una partita importante, è solo la terza, ma è una partita importante".

Su Berardi

"Potrebbe partire dall'inizio. Se la squadra avversaria ci vuole affrontare in parità numerica noi dobbiamo sfruttare questa cosa perché abbiamo un potenziale importante in avanti. Con Domenico credo che ormai il rapporto sia buono, credo che lui si fidi di me e io mi fido di Domenico persona. Abbiamo parlato abbastanza in questo periodo, fermo restando che è un ragazzo e un giocatore maturo, non devo dargli tante spiegazioni. Sicuro la parte psicologia ha una certa valenza, non solo per lui, ma finalmente giocheremo con il mercato chiuso e io ho chiesto alla società di non parlare di mercato con me perché oggi non mi interessa niente".

Sul mercato aperto

"Le operazioni maggiori le fanno i grandi club ma paradossalmente condiziona più un club come il nostro. Ogni sessione di mercato successiva mi sembra più stressante e complicata della precedente e non gioviamo di questo momento. Questo è un problema che hanno tutti ma non è semplice per la nostra realtà gestire questo momento dove tanti hanno piacere a chiacchierare dei nostri giocatori e un po' potrebbe destabilizzare. Del mercato chiuso ne trarremo beneficio, spero già domani. I cambi ovviamente portano delle cose e ne tolgono altre, soprattutto togliendo un po' di esperienza ma non è quello il caso come Consigli perché ha finito da titolare e ha ricominciato da titolare, con lui le cose erano chiare, si è alzato il livello della competizione con Cragno. Ferrari ha chiesto di andare via, sapendo questo, era una gestione particolare, ma rimarrà, tutti lo rispettano e sono contento che possa dare il suo contributo. Domenico è un caso diverso, normale che tutto questo porti a far sì che si parli del Sassuolo fuori e possono destabilizzare. Mi sembra di trovare un alibi dietro a queste cose, dobbiamo imparare a convivere e a gestire certe cose ma la responsabilità nel bene e nel male è degli interpreti, dell'allenatore e delle società".

Sul 4-3-3

"Il nostro obiettivo è essere meno leggibili possibile, è normale che non ci lavoriamo da tanto, con alcuni da pochissimo. Boloca e Thorstvedt si sono allenati poco in preparazione, Obiang ancora si sta allenando in parte con la squadra, Racic è arrivato da poco. Parlo dei centrocampisti perché è lì che stiamo cambiando qualcosa. Bajrami va a ricercare altre posizioni, Matheus Henrique può giocare nella posizione di Bajrami ma lo fa con le sue caratteristiche. L'obiettivo è dare più linee di passaggio possibile con la palla e coprire più ampiezza senza palla. Dipende poi dall'avversario, sappiamo che loro hanno più fisicità rispetto a noi, ma già con l'Atalanta che ha un'idea di gioco simile ma non uguale, abbiamo fatto bene e mi aspetto una prestazione simile. Rispetto del Verona sì, fermo restando che noi in campo ci dobbiamo riconoscere cercando di limitare gli avversari".

Su Defrel

"Purtroppo Greg domani non ci sarà ma rientrerà dopo la sosta".

Su Maxime Lopez

"Ha fatto un errore molto importante per un giocatore della sua caratura e della sua personalità. Poi quello che ci siamo detti preferisco non dirvelo".

Sulla possibilità di perdere Berardi

"Lavoro in una società che si pone degli obiettivi e tra questi c'è la valorizzazione dei giocatori insieme alla permanenza in Serie A. Domenico fa la differenza dentro il sistema di gioco e valorizza il sistema di gioco perché è un giocatore che sposta. Non nascondo che si pensa sempre a un'alternativa a un giocatore se dovesse andare via, poi se non succede ben venga, poi se succede un allenatore deve accettare".

Sui nuovi acquisti

"Pedersen è un giocatore già pronto e infatti appena c'è stato il bisogno è entrato, però le caratteristiche fisiche e il fatto che lui abbia giocato, ora questo fa la differenza, aveva già giocato col Feyenoord ed è arrivato già pronto dal punto di vista fisico, poi è normale che lo si mette dentro sfruttando le sue qualità per velocizzare il suo inserimento".