L'aria di Roma e l'impatto con la tifoseria giallorossa, assieme alle reunion con José Mourinho: parla di tutto Romelu Lukaku nella sua prima intervista da giocatore della Roma, ai canali ufficiali del club giallorosso.

Lukaku e l'accoglienza a Roma

"Il mister mi ha scritto appena arrivato e mi ha detto di aspettarmi una cosa molto diversa da quello che pensavo, mi sono emozionato. È bello vedere questo, è uno stimolo per dare tutto per questa squadra. Quando siamo stati vicini all'accordo tra i club tanta gente mi ha iniziato a dire che a Roma la gente mi aspettava. Io ero concentrato a prepararmi bene per arrivare qui in forma. È stato veramente bello vedere i tifosi così, non vedo l'ora di iniziare a giocare per questa squadra".

Lukaku, il feeling con i Friedkin

"Bastava solo una chiamata. Il proprietario, anzi tutte e due mi hanno chiamato qualche giorno prima dell'accordo e abbiamo parlato per mezz'ora della loro ambizione per la società e per i tifosi. Poi da lì è andato tutto velocemente. In viaggio abbiamo parlato di quello che si aspettano dalla squadra e da me. Ho ascoltato e adesso iniziano le cose serie. Ho visto la squadra, ho fiducia e poi dobbiamo lavorare insieme per fare le cose bene. Dobbiamo essere umili, a testa bassa e cercare di migliorare ogni giorno per fare dei buoni risultati. Questa è la mia maniera di vivere, spero di aiutare la squadra a realizzare il massimo".

Roma, Lukaku ritrova Mourinho

"Da quando avevo 11 anni, da bambino, volevo lavorare con lui. Adesso posso dire che per la terza volta posso lavorare con lui. Mi conosce bene, conosce la mia famiglia, sa come sono come uomo. Anche io lo conosco bene. Insieme possiamo fare belle cose, abbiamo una bella squadra. Dobbiamo lavorare e migliorare partita dopo partita. Un messaggio per i tifosi? Grazie per l'accoglienza, non vedo l'ora di ritrovarvi allo Stadio e fare bene per questa squadra. Daje Roma".