Paolo Vanoli, allenatore del Torino, è intervenuto in conferenza stampa in vista del match contro la Roma, in calendario domani alle ore 20:45.

Torino, la conferenza di Vanoli

Di seguito uno stralcio del suo intervento:

"Oggi è doveroso partire facendo sentire la vicinanza alla famiglia nel ricordo di Matilde: da sportivo, da genitore, sono cose che toccano profondamente...Ci teniamo come staff e come club, è una tragedia che ti tocca. La squadra sta bene, abbiamo recuperato bene. Quando arrivano risultati positivi, si recupera meglio e più in fretta".

Sulla Roma

"Sono costruiti per arrivare a obiettivi completamente diversi. Dovremo stare attenti perché sono giocatori che possono ritrovare motivazioni importanti davanti al loro pubblico. I campioni possono risolvere le gare individualmente. Dovremo essere bravi a gestire la partita, ci saranno molte partite sotto l'aspetto emotivo e dovremo capire i momenti".

Su Sosa e Ilic

"Sosa domani è con noi, sono contento: abbiamo fatto una valutazione sbagliato sull'infortunio. E quando parlo di mediocrità, parlo proprio di questo: bisogna crescere. E' stato Sosa che ha voluto approfondire il discorso, per fortuna è già rientrato. Con Ilic siamo in dirittura d'arrivo, speriamo che torni per la Fiorentina. Mediocrità? Dobbiamo imparare a non sbagliare: quando si vuole arrivare ad alti livelli, tutte le aree devono fare uno step. Sbagliare è umano, ma voglio di più. Da tutti, compreso da me: le partite non si vincono solo sul campo, ma anche nei dettagli, nel fare l'antinfluenzale prima perché hai i bambini, anche l'agronomo deve dare di più...Tutti!".

Su Juric

"Juric ha fatto un ottimo lavoro, io ho le idee diverse ma come tutti gli allenatori. Finché non dimostro di fare più punti di lui, vuol dire che è stato bravo. E lui ha l'opportunità di far vedere il suo valore in una squadra importante. Quando giochi uomo su uomo, l'interpretazione farà la differenza: gli inserimenti senza palla, gestire i momenti. E i centrocampisti saranno fondamentali".

Su Vlasic

"Sta benissimo. Non mi stupisce il suo andamento: è stato fuori quattro mesi, non si può pretendere che trovi subito ritmo partita. Bisogna farlo giocare, come tutti i recuperi fai la prima con entusiasmo, poi vai un po' giù e ora deve tornare ad essere decisivo con le sue qualità".

Su Adams

"Non ho mai visto uno scozzese che senta la pressione...Sta facendo un grandissimo campionato, anche lui arriva da un campionato diverso: tutti pensiamo che qui in Italia sia facile, ma c'è molta tattica. E la richiesta degli allenatori è molto tattica. Sono contento di Adams, sente e vede la porta e farà i suoi gol. Ora deve aiutare la squadra".