Conferenza stampa di presentazione del ritiro del Napoli, ed è stata l'occasione per parlare di tantissimi argomenti da parte del numero uno azzurro Aurelio De Laurentiis.

Napoli, le parole di De Laurentiis

Accompagnato dalle istituzioni locali e da Luciano Spalletti, il Presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis ha parlato in conferenza stampa del terzo anno consecutivo di ritiro a Castel Di Sangro. Ha parlato tanto di mercato, ma anche ribadito le sue perplessità sull'operato di Gabriele Gravina come Presidente Federale.

"Questo sarà il terzo anno che andremo a Castel di Sangro dopo il ritiro in Trentino. Abbiamo un accordo per 12 anni con Castel di Sangro, ci sarà questo più altri nove.  Saremo a Castel di Sangro dal 23 luglio fino al 6 agosto e faremo da tre a quattro partite. Queste tre o quattro partite saranno fatto con delle società europee, le stiamo interpellando, che noi ospiteremo. Preferiamo pagare noi dei soldi a qualcuno per farli venire a Castel di Sangro. Ci avevano offerto soldi per andare a Londra o altrove, ma a Castel di Sangro abbiamo tutto".

Su Gravina

"Tutti dite che è Gravina che mi ha portato là. Invece lì mi ha portato il sindaco di Roccaraso. Noi ad un certo punto portavamo la Primavera in Trentino, poi ho fatto un accordo col sindaco di Roccaraso. Tra me e Gravina c'è una contrapposizione giuridica sul Bari che vedremo come andrà. Le federazioni non hanno la capacità che le leghe hanno di pensare a un calcio nuovo. Non ho mai visto fare delle proposte. Ho sentito solo parlare di playoff e playout, non gli è mai venuto in mente magari di tornare a 16 squadre, come gli anni scorsi. Chi presiede delle organizzazioni nazionali e internazionali ha bisogno di voti e quindi non prende mai delle posizione scomode".

Su Koulibaly e Mertens

"Ci sono delle famiglie, degli agenti, ci sono i calciatori. E quindi degli interessi che molto spesso non sono gestibili dalla società. A meno che la società non voglia dissanguarsi. Lo Scudetto lo vince il Milan che ha 40 milioni in meno di monte ingaggi, questo vuol dire che noi dobbiamo rimetterci sui binari della regola che ci ha fatto da guida in tutti questi anni. Quando mi dicono di comprare giocatori, io dico che abbiamo giocatori straordinari. Poi ci sono dei giocatori che diventano condizionanti per lo spogliatoio se non giocano. Per me quei due calciatori che lei ha nominato sono due calciatori che rispetto, a cui voglio molto bene, ma dipenderà solo da loro vedere se la vile moneta è l'unica cosa che li può appagare o se vivere a Napoli, vivere una situazione anche filosoficamente diversa, lo possano considerare un privilegio. Altrimenti è un problema che non mi riguarda più".

Su Bernardeschi, Cavani e Vecino

"Sono stato molto silenzioso durante il campionato, quindi vi devo dare la possibilità di fare almeno due incontri in cui potrete farmi tutte le domande che vorrete. Qui sono tutti cedibili. Ho trattato personalmente Bernardeschi, sono già tre settimane che ho parlato col suo agente a Montecarlo e gli ho chiesto cosa facesse. Ma ho parlato anche col mister perché non si possono prendere delle persone non assimilabili in un contesto di gioco che sceglie il mister. Quindi se vogliamo fare Fantacalcio va bene, ma i calciatori devono essere messi bene in campo. Con questo non mi permetterei di dire che Benrardeschi non vada bene, ma neanche il mister. Vedremo. Vecino e Cavani? Mai avuto contatti. Finché tu prendi in porta uno che ha 34-35-36 anni è un discorso. Ma quando cominci a prendere uno sul quale tu punti, è diverso".

Sui rinnovi di Ospina e Ruiz

"Siamo sempre alle solite. Ospina ha il contratto scaduto, l'ho incontrato, gli ho parlato chiaro e lui è partito. Mercoledì scorso l'ho chiamato per avere una risposta, ma è in nazionale. Fabian? Ho incontrato prima lui e poi i procuratori, che mi hanno detto che mi faranno sapere entro 15 giorni. I 15 giorni non sono ancora passati. Nessuno vuol mandare via nessuno, ma nessuno vuol fare follie per i giocatori".

Sulle mosse fatte

"Il 22 maggio è finito il campionato, il 27 maggio, cinque giorni dopo, noi avevamo chiuso il sostituto di Insigne, il sostituto di Ghoulam. Abbiamo riscattato Anguissa e prolungato Juan Jesus. Quindi abbiamo fatto quattro operazioni in cinque giorni. Cosa vuol dire? Che stiamo dormendo? Qui non pettiniamo le bambole, come diceva Ancelotti. Ma porta sfortuna e quindi non diciamo nulla":

Napoli, Aurelio De Laurentiis (Getty)