Dodò, difensore della Fiorentina, ha parlato della sua stagione nel corso di un'intervista concessa DAZN tornando sull'infortunio e sul rapporto con Palladino.

Intervista a Dodò

Infortunio? 


 “E' stato un momento triste quello, perché due giorni prima mi aveva chiamato il selezionatore della Nazionale per dirmi che mi avrebbe convocato. Dovevo recuperare bene e velocemente e lavorare di più. Ho portato il mio fisioterapista dal Brasile perché almeno potevo lavorare due volte al giorno, una volta al centro sportivo e una volta a casa, tutti i giorni, perché volevo tornare presto. Mi è molto piaciuto andare in Nazionale e il mio desiderio è giocare di nuovo". 


Palladino?

“Mi ha fatto arrivare in fretta ad un livello di gioco che non mi aspettavo. Mi ha detto: ‘Tu hai una forza e una velocità incredibile, prova a giocare con il palleggio anche a centrocampo così puoi andare in profondità’ E io mi trovo benissimo con le soluzioni che mi ha dato".

Rapporto con Firenze?

 “Rappresenta tante cose. Sono stato fermo sei mesi in Brasile quando è scoppiata la guerra in Ucraina, perché tenevo alla sicurezza della mia famiglia e la Fiorentina ha telefonato tutti i giorni al presidente dello Shakhtar per potermi comprare. Capitano in viola? Per me è stato un onore indossare quella fascia, in una piazza come Firenze”. 

Capelli come la maglia?

“Abbiamo vinto 5-0, ho fatto il mio primo gol in Serie A, è stato un giorno speciale quello. La scommessa con Kean? Devo fargli un determinato numero di assist per vincerla e lui mi regalerà una vacanza. Gli ho messo tante palle buone, ma ancora non ha fatto gol (ride ndr)”.