Dopo essere stato accostato anche alla panchina della Roma, Roberto Mancini rompe il silenzio e si racconta ai microfoni de Il Giornale. Questo uno stralcio delle sue parole.
Mancini si racconta a Il Giornale
Perché l'addio alla Nazionale?
"Quel saldo rapporto di fiducia che avevo con la Federazione si era reciprocamente incrinato. Se potessi tornare indietro affronterei tutto in modo diverso. Se io e Gravina ci fossimo parlati, spiegati, chiariti, probabilmente le cose non sarebbero andate così".Il problema dunque è stato solo il mancato dialogo.
"Allenare sentendo che la fiducia sulla tua persona vacilla, mi creda, non è una bella sensazione. Non ti garantisce di poter lavorare con la giusta serenità. Nonostante ciò mi rimprovero di non aver affrontato il tutto con più chiarezza. Tra me e Gravina c'è sempre stato un rapporto basato su una grande stima e dialogo. E la volta che forse era necessario parlare con chiarezza, non è stato fatto".La proposta economica dell'Arabia Saudita non c'entra?
"Non nego che, per un allenatore, la proposta di una cifra così alta - anche se inferiore a quella raccontata dai giornali, eh -, ti metta in crisi. Però non è stata determinante. Ha inciso, ma non è stato solo per quello che ho lasciato la panchina della Nazionale".Ha detto che non rifarebbe quella scelta, perché?
"Le capita mai di pentirsi di una scelta sbagliata? Ecco, lasciare la Nazionale è stata una scelta sbagliata che non rifarei".