Giovane, di talento e dal futuro assicurato: il Bologna si gode Joshua Zirkzee, vera rivelazione di questo campionato. L'olandese sta facendo le fortune dei rossoblù e dei fantallenatori, con una stagione finora condita da 9 gol e 3 assist. Numeri da vero centravanti, anche se lo stesso Zirkzee non ama definirsi tale.
Tra presente, passato e futuro, l'olandese si è raccontato così al quotidiano oranje 'AD': le sue parole.
"Thiago Motta è un grande capo, ci fa divertire"
"Vogliamo sempre giocare a calcio. Un approccio del genere non era nuovo per me, ovviamente lo facevamo anche al Bayern. C'è tanto entusiasmo in questa Bologna e questo è un merito per Motta che è un grande capo, ama il suo lavoro. Era molto bravo come giocatore, si vedeva già che sarebbe diventato allenatore perché ha un QI calcistico alto. Mi piace questo gioco d'attacco. Ma sono convinto che mi sarei potuto adattare anche a un calcio di contropiede, vecchio stile. Ma ovviamente questo è più divertente, un po' olandese".
"Sono un falso centravanti"
"Ogni tanto mi metto a centrocampo ma non lo faccio per me, lo faccio per aiutare la squadra. Però i miei gol li ho fatti, anche se pure Motta a volte mi dice che devo mantenere di più la posizione. Mi chiamano falso centravanti, un nove e mezzo. Questo è il mio gioco, gioco centravanti in modo leggermente diverso rispetto agli altri. Ma essere diversi è positivo, no?''.
"Sapevo che con Thiago Motta sarei migliorato"
"La Serie A mi ha sempre affascinato. In precedenza ho giocato brevemente al Parma in prestito, ma lì ho avuto un infortunio. Tuttavia, ho sempre pensato che tornare in Italia sarebbe stata un’opzione. Ho esordito qui con Sinisa Mihajlovic, ma purtroppo è deceduto non molto tempo dopo. Poi è arrivato Thiago Motta. E io sapevo fin dall'inizio che la Serie A, avessi giocato, mi avrebbe trasformato in un giocatore migliore".