È un turno di campionato significativo, probabilmente uno dei più determinanti, quello che ci attende. La 34ª giornata di Serie A Enilive si presenta intrecciando destini di squadre con obiettivi diversi, ma pienamente in carreggiata per arrivare al proprio El Dorado alla fine dell’avventura. Ad eccezione della sfida tra Verona e Cagliari, catalogabile come scontro diretto tra due squadre a caccia degli ultimi punti per chiudere l’opera permanenza nella massima serie, molte altre partite si snodano sulla bisettrice che divide le ambizioni europee dalle speranze salvezza.

I meravigliosi testacoda. Partite con un pronostico fisso, ma tante volte caratterizzate da finali a sorpresa. Tutto da perdere per chi sta sopra, molto da dimostrare per chi sta sotto. In una stagione come questa, con una corsa alle coppe maledettamente imprevedibile, anche un solo colpo a vuoto si paga a caro prezzo. Là dietro si sgomita, il tatticismo lascia spazio alle emozioni: i tre punti strappati alla grande squadra sprigionano energia, aumentano la fiducia. E allora, largo all’analisi di un menù ricco, vario, da gustare fino all’ultimo match, dal sito della Lega Serie A.

VENEZIA-MILAN

Domenica 27, all’ora di pranzo, Il primo appuntamento è con il match dello Stadio Luigi Penzo. Risultato non scontato in laguna: il Milan arriva galvanizzato dal derby di Coppa Italia Frecciarossa stravinto contro l’Inter, ma le residue chance di riagganciare le altre potrebbero spostare il focus dei rossoneri sulla preparazione della finale di Roma, il 14 maggio. La squadra di Di Francesco, invece, ha macinato chilometri per giungere a 5 giornate dal termine allineato con le altre. Dato quasi per retrocesso settimane fa, il Venezia ha lavorato sottotraccia, ricavando punticini sul percorso, aspettando la vittoria perduta (e poi ritrovata due turni fa, ai danni del Monza), stando bene attento a non dare troppo nell’occhio. Gli arancioneroverdi sono riapparsi nella classica posizione da caccia, forti del momento, consapevoli di affrontare un Milan rinfrancato, ma forse scarico sul piano degli obiettivi di campionato.

FIORENTINA-EMPOLI

La domenica prosegue con il derby dell’Arno. I viola hanno raccolto un successo vitale a Cagliari, in rimonta, restando appiccicati alle due romane. Mister Palladino ha toccato con mano il carattere delle squadre che lottano nella zona di bassa classifica, ben consapevole che anche i cugini toscani tenteranno di uscire con qualche punto dallo stadio Artemio Franchi. È stato fin qui un 2025 di difficile gestione per Roberto D’Aversa: il suo Empoli è ancora alla ricerca della prima vittoria da gennaio in poi, e il tempo residuo lo obbliga a sparare le cartucce più pesanti anche in casa delle big. All’andata fu 0-0, ma ora è un’altra storia. Entrambe mettono sul piatto motivazioni concrete: probabilmente sarà partita sporca, poco appariscente, ma sicuramente da assaporare fino in fondo.

JUVENTUS-MONZA

Passo falso a Parma, il primo della gestione Igor Tudor, e ora la resa dei conti. È una Juve senza troppi appelli quella che sfiderà il Monza, ultimo in classifica, domenica alle ore 18. Imperativo vincere per i bianconeri, in primis per non lasciar scappare le dirette concorrenti al 4° posto, ma anche per alimentare la fiamma dei propri tifosi, tornati un fattore nelle gare all’Allianz Stadium. Dall’altra parte, i brianzoli - nonostante il poco raccolto - hanno sempre onorato gli impegni nel recente periodo. Le sconfitte in serie hanno segnato il destino, non ancora certificato dalla matematica, con un distacco dalla zona salvezza davvero difficile da colmare. Chissà, però, che proprio a mente sgombra, i ragazzi di Nesta non possano ritrovare brillantezza e stimoli per lo sgambetto. D’altronde già a gennaio 2023 il Monza riuscì a passare in quel di Torino vincendo 0-2. Scenario diverso, ma la Juve tiene gli occhi aperti.

ATALANTA-LECCE

I bergamaschi hanno risposto sul campo nelle ultime settimane, allontanando i fantasmi di chi pensava a una Atalanta risucchiata in basso, dopo le tre sconfitte di fila con Inter, Fiorentina e Lazio. Contro Bologna e Milan si è rivista la squadra di Gasperini, capace di allargare a 5 il margine di vantaggio sulla quinta piazza; un tesoretto da proteggere in vista del rush finale. Sulla sponda opposta, prova a rimanere a galla il Lecce, dentro a un periodo non brillantissimo. La vittoria in campionato manca dal 31 gennaio (1-3 a Parma) e ora Venezia ed Empoli soffiano sul collo a una sola lunghezza di ritardo. A Bergamo i salentini dovranno essere bravi a rimanere in partita il più possibile, sfruttando magari qualche passaggio a vuoto dei padroni di casa; episodi a cui ogni tanto la Dea non è riuscita a rimediare negli incroci che la vedevano favorita.

LAZIO-PARMA

A chiudere lo specchietto dei testacoda, il confronto tra biancocelesti e crociati, in programma lunedì alle 20.45. Entrambe in forma dopo i successi dell’ultima giornata, il match richiama le grandi sfide degli anni ‘90. La Lazio è stata brava a non disunirsi a seguito dell’eliminazione in Europa League, sfoderando prestazione e successo con un clean sheet in casa del Genoa (campo sul quale nessun’altra squadra aveva ancora vinto nel 2025); il Parma si è dimostrato in piena crescita nell’ultima fetta di campionato: la vittoria sulla Juve testimonia il valore assoluto della rosa di mister Chivu e ormai mancano pochi punti al raggiungimento dell’obiettivo salvezza. I padroni di casa, però, non possono farsi scappare l’occasione: la Champions è alla portata, il turno casalingo può sorridere.