Intervenuto ai microfoni di Mediaset nel prepartita di Inter-Milan, il presidente nerazzurro Giuseppe Marotta ha fatto il punto sul momento della squadra di Inzaghi, soffermandosi sulla lotta scudetto e sul rinvio della partita con la Roma.
Inter, le parole di Marotta
"E' una stracittadina e come tale va inquadrata. Partita per noi importante, siamo vicini a una finale a cui teniamo molto. Le insidie sono tante e l'avversario è motivato, questo ci dà motivazioni altrettanto forti".
Il rinvio di Inter-Roma
"È l’occasione per rinnovare il sentimento di cordoglio verso la figura del Papa, a mio giudizio una figura molto nobile, un uomo vicino alle realtà sportive. Ho avuto modo di condividere con lui discorsi sui valori dello sport, che rappresentano anche i valori condivisi dalla nostra società.
Ringrazio i giocatori e l’allenatore che, pur avendo uno slot per giocare sabato alle 20.45, hanno aderito all’invito della società di giocare domenica, nonostante un impegno ravvicinato come quello col Barcellona. Questo significa riportarci ai problemi terreni. Noi abbiamo chiesto di rinviare perché era giusto. Abbiamo un impegno ravvicinato, quello col Barcellona, che forse è l’appuntamento più importante dell’anno. Di questo penso ne potrebbe giovare tutto il movimento calcistico italiano, credo sia la prima volta che una squadra italiana giochi la domenica prima di una semifinale europea. Noi cercavamo il rinvio, ma non c’era la possibilità di andare oltre per un calendario troppo intasato”.
Serie A a 18 squadre?
"Il calendario è molto fitto e prima o poi bisogna mettere mano per far sì che il nostro campionato possa tornare più competitivo”.
Il mercato estivo
"Non attueremo una rivoluzione, la rosa è competitiva. Andremo avanti con l'inserimento graduale di profili nuovi, dobbiamo creare patrimonio e su questo la società ha dato decise disposizioni. Non andremo comunque a stravolgere la rosa".