Fabio Cannavaro è pronto a intraprendere l'avventura da allenatore dell'Udinese. Un compito non semplice per il tecnico di origini partenopee, chiamato a scongiurare la retrocessione in Serie B della formazione friulana. Quest'oggi Cannavaro si è presentato alla sua nuova tifoseria in conferenza stampa.
Udinese, la conferenza stampa di presentazione di Cannavaro
"Al di là della tanta voglia ci sono sicuramente difficoltà, è sicuramente una squadra con molti giocatori che parlano diverse lingue e sicuramente la comunicazione è fondamentale, chi gioca a calcio sa che la lingua è una, c'è da avere un concetto unico però, che è quello di non aver paura. Nelle ultime partite non ho visto problemi fisici o tattici, ma ho visto paura. Ieri abbiamo fatto recupero, oggi è stato il primo allenamento di preparazione, l'aspetto psicologico sarà fondamentale, indipendentemente dal fatto che sono stranieri. C'è da fargli capire la storia di questa società, che dietro c'è una tifoseria importante che li sosterrà fino alla fine, c'è da sbagliare il meno possibile per arrivare all'obiettivo salvezza.
Quando ti chiamano certe società è difficile dire di no, la storia nelle scelte è importante. L'Udinese ha storia da società seria, dove puoi venire e lavorare, sono state ore sicuramente intense, la chiamata è stata così veloce... ma era giusto accettare, ho le giuste motivazioni. Il momento sicuramente è complicato ma partiamo da una buona base, la squadra ha problemi ma ci sono qualità, tecniche e umane. Ho visto i giocatori, sicuramente c'è da lavorare, come detto ai giocatori se aspettiamo partita per partita di non subire gol, di fare questo e quell'altro non ce la facciamo, dobbiamo subito pensare di alzare l'asticella, quattro vittorie sono poche, dobbiamo tutti subito alzare l'asticella.
La storia di questa società va rispettata, bisogna far capire a questi ragazzi che trent'anni di massima serie sono frutto di sacrifici di una famiglia che ha fatto qualcosa di importantissimo, sono venuto spesso qui da avversario e questo si percepiva subito. Anche all'estero quando vai devi capire subito la storia del club. Se loro non riescono a capirlo sei tu che devi farglielo pesare".
I primi aspetti da toccare
"L'aspetto mentale chiaramente è fondamentale, è una squadra che comunque subisce poco, a volte però c'è da capire che bisogna fare qualcosa in più, alzare un po' il baricentro, pressare più alti, cercare qualche certezza in più per trovare più tranquilli".
Le possibili novità tattiche
"Non sono legato ai moduli, sono sempre stato affezionato al 4-3-3 perchè come sistema magari mi piace di più, poi però talvolta devi cambiare, devi capire il materiale a disposizione, capire che certezze hanno e poi su quello andare a lavorare. Penso che questa squadra possa fare più siutazioni di gioco, può cambiare in fase di possesso e non possesso, dobbiamo essere bravi a tirarle fuori".
Il rapporto con i giocatori
"Andrò in riunione con Pereya tra poco. Parlerò a livello individuale con tutti, più informazioni posso avere dai ragazzi meglio è. Quando arrivi in un contesto nuovo devi prendere informazioni rapidamente, abbiamo tra pochissimo venti minuti da recuperare, poi un'altra partita, mi vedrò quindi tra poco con i vari ragazzi".