Avventura nuova, in questa stagione, per Andrea Colpani. Dopo l'exploit a Monza il giovane centrocampista si è trasferito alla Fiorentina, seguendo Palladino e facendo un importante step di crescita a livello personale e professionale. 

In una lunga intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport, Colpani parla di Firenze città, unione del gruppo e dello splendido rapporto con il suo allenatore. 

Fiorentina, il rapporto tra Colpani e mister Palladino 

"Essere definito il cocco del mister? Non mi dispiace assolutamente. Io do ogni giorno il 110% per la Fiorentina, per l'allenatore e per il gruppo. Palladino è un allenatore che vuole vincere, ha una fame incredibile e la trasferisce anche al gruppo. Devo molto a lui, a Monza facevo la mezz'ala e mi ha spostato più vicino alla porta. Mi ha fortemente voluto qui, devo solo ringraziarlo e dare tutto in campo". 

Gruppo squadra 

"Arriviamo la mattina e non c'è voglia di tornare a casa, c'è la sala giochi. Il tennis da tavolo con Bove che sta raggiungendo i livelli di Donati al Monza. Cavalchiamo l'onda, ma stando con i piedi per terra. Abbiamo meno individualità, ma mentalità e unione. L'Inter è la più forte di tutte, il Napoli un'insidia, come l'Atalanta di Gasperini che può essere la più tosta rivale dei nerazzurri".

Sulla città di Firenze 

"Vado in centro a piedi, non aggiungo altro. E' una città meravigliosa, il Viola Park è stupendo. Sto molto bene, torno meno a casa, vedo meno gli amici.  I miei genitori, però, vengono ogni volta che giochiamo in casa e poi restano a casa a dormire". 

Su Kean 

"È fortissimo. E qui ha trovato l'ambiente giusto in tutti i sensi. Grazie a lui se siamo a un punto dal Napoli? Grazie a tante cose: l'equilibrio, il modulo che funziona, soprattutto grazie alla mentalità che prevale sulla tattica. Abbiamo trovato la quadra. Cerchiamo di non prendere gol e l'occasione prima o poi arriva".