Gabriele Gravina, presidente della FIGC, ha parlato nel corsi di un'intervista concessa a “Tiki Taka”. Il presidente della Federcalcio è tornato sul problema razzismo e del sogno Europeo 2028 in Italia.
Gravina sui debiti nel calcio
Calcio e debiti? ” È possibile lavorando tutti insieme per rilanciare il calcio italiano. Dobbiamo farlo in chiave più moderna per quanto riguarda glia spetti gestionali se ci riferiamo al rosso ma abbiamo bisogno del supporto delle autorità governative. Dobbiamo sburocratizzare il nostro sistema per consentire al nostro sistema di auto-determinarsi. Lo dobbiamo fare con grande senso di responsabilità. E poi dobbiamo togliere anche alcune scorie per eliminare episodi che si stanno verificando da qualche domenica”.
Stranieri? “Il calcio italiano non è in bancarotta, vive le difficoltà economiche come altri Paesi europei. In questo momento abbiamo grandissime difficoltà aggravate dalla pandemia che ha generato una perdita ulteriore di un altro miliardo di euro che va aggiungersi alla perdita pregressa di 4 milioni. Ma il calcio italiano è appetibile, ha un appeal straordinario rispetto ad altri, sia perché non è ancora stato sviluppato come meriterebbe, sia perché potrebbe declinare non solo il calcio ma anche tutte le bellezze artistiche e culturali dell’Italia”.
Intervista a Gravina sul razzismo negli stadi
Razzismo? “Sono immagini eloquenti. Hanno ragione tutti coloro che ritengono che i soggetti che vengono individuati, e abbiamo i mezzi per farlo come dimostrano i casi di Firenze, Roma e Torino, devono stare fuori dagli stadi in maniera definitiva, con un DASPO a vita. E questo si può fare, noi l’abbiamo attivato come meccanismo cercando di spostare quella che era una responsabilità oggettiva, che penalizzava la maggior parte dello stadio, a una responsabilità individuale. E abbiamo inserito una norma delle sementi e delle attenuanti che sta dando risultati importanti: attraverso questa norma la società si può sgravare collaborando, si può fare. Abbiamo la tecnologia a disposizione. Basta prendere i singoli soggetti, espellerli dagli stadi e non farli più rientrare”.
Gravina sulla situazione del calcio italiano
Agenti? “Gli agenti sono una componente del mondo del calcio. Purtroppo, non abbiamo mai dialogato con loro, li abbiamo sempre considerati utili a definire alcune finalità legate sempre alla massimizzazione del risultato sportivo. E abbiamo sbagliato. Bisogna iniziare a dialogare sapendo che anche in quella categoria ci sono dei soggetti che generano delle negatività. Quelle le dobbiamo isolare e dobbiamo creare delle norme a livello internazionale, e poi dobbiamo anche farci delle domande, perché se ci sono i nababbi che li pagano, bisogna capire il perché vengono pagati perché non è che i procuratori vanno con le rivoltelle dalle società”.
Mancini? “Mi piace come proposta ma aspettiamo il 12 e il 15 novembre, poi ci penseremo. Concentriamoci sulla qualificazione al prossimo mondiale che è un obiettivo molto importante per il nostro calcio”.
Scudetto? “In questo momento l’asse Milano-Napoli mi sembra ben attrezzata. Poi nel calcio ci sono sempre delle sorprese, aspettiamo la risalita dell’Atalanta ma sarà un bel campionato”.
Orsato? “Io difenderò sempre gli arbitri perché è un lavoro difficilissimo e molto complicato”.
Euro 2028 in Italia? “Coltivo i sogni e cerco di realizzarli. Qualcuno mi sembra di averlo già realizzato. Mi auguro di far diventare questo sogno realtà per il bene del calcio italiano”.
Comprare macchina da Agnelli? “Sì, di solito faccio il leasing, le uso per un po’ di tempo e poi le rivendo”.
Da Lotito? “Sì, la farei controllare molto bene. Questo sicuramente”.