Intervenuto ai microfoni ufficiali del Torino, il difensore granata Saul Coco ha parlato del suo approdo in Italia e anche del rapporto col Fantacalcio.

Torino, le parole di Saul Coco

"Sono una persona molto ambiziosa, il mio obiettivo è puntare sempre in alto e ho l'intenzione di fare una grande stagione. Ho notato la grande passione dei tifosi, mi avevano parlato del calore e del sentimento della gente verso questa squadra e in questo inizio di campionato l'ho sentito molto anche per le strade della città.

La passione dei tifosi è molto importante, credo che nel calcio professionistico di oggi ci sia molto equilibrio e l'aspetto mentale è la chiave. Quindi quando giochiamo in casa ma anche in trasferta dove si seguono molti tifosi, è importante creare un bel feeling con la gente perché sono loro che possono darti quel qualcosa in più per portare a casa il risultato e sconfiggere l'avversario".

Gli incidenti

"Tra il 2019 e il 2020 ci sono stati dei momenti poco piacevoli per me. Nel ritiro con la nazionale ho contratto la malaria, sono stato bloccato per tre settimane in ospedale e ho perso molto peso. Poi nel giorno del mio compleanno ho avuto un altro incidente: mentre ero in campo ho subito un colpo alla testa. Per fortuna ne sono uscito ma sono stato vicino alla morte. Ci sono stati questi episodi molto importanti per me, momenti duri ma che mi hanno fatto crescere sia come persona che come giocatore".

Le caratteristiche

"Sono un difensore che può aiutare la squadra anche in fase offensiva. Credo di avere un ottimo gioco aereo e un buon tiro dalla lunga distanza. Questo è un aspetto su cui sto lavorando ultimamente per cercare di migliorarmi. Sono contento che il primo gol con questa maglia sia servito per portare a casa la vittoria mentre invece il secondo non è bastato ma sono felice di come abbiamo iniziato e mi impegnerò ancora per cercare di realizzare qualche altro gol.

Non mi importa come realizzo un gol, posso farlo sia di testa sia con i piedi, l'importante è aiutare la squadra a fare più punti possibile. Sulle punizioni credo che Gineitis abbia un buon tiro, soprattutto da sinistra. Per le punizioni più ravvicinate credo che Lazaro se la cava bene, ha un buon calcio. Ho notato alcune differenze con la Spagna. Con la mia ex squadra avevamo uno stile di gioco ben preciso basato sul possesso palla. Qui invece facciamo un lavoro un po' diverso ma mi adatto facilmente a quello che chiede il mister".

Il Fantacalcio

"Piano piano sto iniziando a prendere lezioni e imparare l'italiano. Con i compagni di squadra parlo varie lingue: con Zapata, Maripan, Sanabria parlo in spagnolo, mentre con Adams e Pedersen parlo in inglese. In italiano ci provo ma è ancora difficile, ma riusciamo a comunicare tranquillamente tra di noi e questo è l'importante. Con i compagni di squadra abbiamo creato una lega del Fantacalcio. Ci giocavo anche in Spagna anche se ho notato che qui è un po' diverso. I miei compagni mi hanno chiesto di partecipare e ho accettato. Ho notato che le persone qui hanno una grande passione per questo gioco e mi piace tanto. Partecipiamo tutti noi giocatori con qualche membro dello staff. Non sono riuscito a comprarmi perché Pino il fisioterapista ha fatto un'offerta troppo alta per me e non potevo competere".