Autore di un inizio di stagione strepitoso, il centravanti dell'Inter Marcus Thuram si è raccontato ai microfoni di "Dazn".
Sull'arrivo all'Inter
"Quando sono arrivato non ho pensato all'impatto che potevo avere, ho pensato solo ad inserirmi nella squadra, conoscere i compagni. Arrivavo in una squadra finalista di Champions e che aveva vinto due coppe: volevo solo inserirmi con i compagni, nei movimenti con Lautaro e i compagni. Tatticamente sono davvero migliorato da quando sono qui".
Sul derby
"Ho visto che Thiaw non mi ha attaccato, mi sono girato e l'ho puntato: mi piace sapere contro chi gioco, se il difensore è veloce o aggressivo. I difensori del Milan non erano tornati, ero uno contro uno: sono rientrato e ho tirato. Quando chiudo gli occhi e penso alla partita penso a quando siamo entrati e alle due coreografie: è stato un momento speciale. Quella settimana fu normale, io non penso molto alle partite in settimane, ma all'allenamento: avevo fatto alcune domande a Mkhitaryan, ma non voleva dirmi troppo perché avrei visto io stesso".
Su Benzema
"Mi ispiro a lui al 100%, è il 9 che mi piace di più. Lui va dappertutto, può dare soluzioni ovunque e io voglio essere quel 9. Mi ha dato tanti consigli, il più importante è rispettare il gioco: se devo passare passo, se devo tirare tiro. Devi sempre dare la risposta giusta".
Su Lautaro
"Se lo sto aiutando a segnare? Non so, non ha bisogno di qualcuno per fare gol. Quando sono arrivato il primo che mi ha scritto è stato Dimarco, mi ha dato il benvenuto e mi ha detto che mi aspettava da due anni".