Ashley Young, difensore dell'Inter, ha rilasciato una lunga intervista al sito dell'Uefa. Tanti i temi toccati in vista della semifinale di Europa League di lunedì sera contro lo Shakhtar Donetsk. Queste le sue dichiarazioni.
Queste le dichiarazioni rilasciate da Ashley Young al sito ufficiale dell'Uefa.
Young sulla possibile finale con lo United
"Se è un motivo in più? No. Ovviamente è lì che vogliamo arrivare, in finale, ma non stiamo pensando a nessun avversario o contro chi giocheremo. La nostra concentrazione è sullo Shakhtar, quella è la prossima partita".
Sull'esperienza all'Inter di Young"Dopo essere stato in Inghilterra per tutta la vita, è stato un cambiamento completamente diverso. Per me è stata un'opportunità per me di andare a giocare con continuità. Ho parlato con Ole (Gunnar Solskjaer, ndr) e lui ha detto che non avrei giocato tanto quanto avrei voluto. Quando stai per arrivare alla fine della tua carriera vuoi giocare tanto. Sono in forma come chiunque altro e sento di avere ancora molto da dare. Per me l'età non è altro che un numero. Ole ha detto che avrebbe puntati sui giocatori più giovani e che non avrei avuto tante opportunità. Quando si è presentata l'opportunità di venire all'Inter, per me è stato un gioco da ragazzi. È stata un'opportunità fantastica, un club enorme in tutto il mondo, una delle squadre più grandi del calcio mondiale".
Young sull'Italia
"Ora sto giocando con il sorriso stampato in faccia, mi sto godendo come stanno andando le cose nel club. Penso che l'unica cosa che mi manca di casa sia probabilmente la cucina di mamma, a Manchester mi mandava da mangiare, questa è l'unica differenza. Ma il modo di vivere a Milano è incredibile, la gente e il cibo sono eccezionali. Quindi non mi lamento!".
Le parole di Young su Conte"Chiede tutto, non solo in partita, anche in allenamento. E' un vincente. Vuole vincere, lo esige da tutti i giocatori, ha una mentalità vincente, come tutti. Ovviamente, è più un campionato tattico di quello a cui sono stato abituato, ma è una di quelle cose a cui devi adattarti abbastanza rapidamente e ho sentito di essermi adattato.
Prima degli allenamenti facciamo il torello. E il mister, in queste ultime settimane, si è messo in gioco. È bello da vedere. In realtà è bello quando lo teniamo nel mezzo, lo facciamo correre, perciò non urla così tanto dopo l'allenamento. Ma si tratta solo di un aspetto, in generale lo spirito di squadra che abbiamo qui è incredibile. Tutti combattono l'uno per l'altro, tutti vogliono vincere. Tutti sorridono, tutti sono felici. Ovviamente è un lavoro duro, ma è un lavoro che ti piace fare quando le cose pagano, e se arriviamo in finale in questa competizione, sarà un duro lavoro che sicuramente ripagherà".