Mateo Retegui salterà la Juventus: domani l'attaccante azzurro del Genoa non sarà della partita, la conferma a meno di clamorosi colpi di scena arriva da Alberto Gilardino, che ha parlato in conferenza stampa alla vigilia dell'anticipo.
Genoa, out Retegui: le parole di Gilardino
"La squadra è incazzata, c'è voglia di rivalsa e voglia di affrontare questa gara con orgoglio e ardore agonistico pensando che sia una grande occasione. Retegui ha avuto un problema a Monza, lo abbiamo valutato in questi giorni ma al 90% non sarà della gara. Domani incontriamo una squadra di grande struttura fisica, in tutti i reparti ma come detto prima, per noi è una grande occasione. Vogliamo giocarci questa partita, sì arrabbiati, ma lucidi e determinati di cosa dobbiamo fare dentro la gara".
Genoa, Gilardino sulla Juventus
"E’ difficile trovare un punto debole della Juventus. Hanno grande fisicità in tutti i reparti. Come Gatti, Bremer, Danilo, Alex Sandro, Locatelli, Chiesa abbinano anche grande tecnica. Noi dobbiamo pensare da squadra, il singolo viene esaltato da noi e dalla squadra questo è l’unico modo per creargli difficoltà. Dobbiamo proporre con palla a terra, questo è l’unico modo per creare situazioni per andargli a far male. Le scelte? Sto valutando e pensando. Farò valutazioni sugli undici ma soprattutto sulla panchina. C'è bisogno di tanta corsa, duelli fisici e qualità. Il pensiero non va all'inizio ma in tutta la gara, chi verrà in panchina dovrà farsi trovare pronto. Mi aspetto sempre di più da quelli che entrano, sono le valutazioni che sto facendo".
Genoa, le condizioni di Bani e le soluzioni senza Retegui
"Bani può essere della partita. Sarà la prima dopo un lungo periodo. Si è allenato ed è carico come tutti quelli che scenderanno in campo. C'è la volontà di fare la partita come abbiamo fatto sempre. A parte la Fiorentina, ce la siamo sempre giocata sia in casa che fuori. Falso nove senza Retegui? C'è qualcosa, non da inventare, ma da creare. La volontà è mettere nelle condizioni i giocatori che ho a disposizione. Ekuban anche lui non ha i novanta minuti. Ho delle varianti, le sto valutando. So che se iniziamo a lanciare contro di loro non ne prendiamo una. La mia intenzione è proporre e giocare al calcio. E' questa la peculiarità di questa squadra. Ci sono poi valutazioni, da Malinovskyi più alto, Albert più basso, Puscas. Vedremo".
Genoa, Gilardino sulle critiche
"Credo che le critiche fanno parte del percorso. Ho letto una frase in questi giorni: la via della virtù e della gloria è irta di difficoltà. E questa frase mi ha colpito e rispecchia tutta la mia carriera, da giocatore e da allenatore. Sicuramente sono responsabile, mi assumo queste responsabilità preferisco riceverle io piuttosto che i giocatori. Se uno deve parlare in un certo modo, è meglio lo facciano di me però penso che il tifoso genoano vero, non i gufi o i maligni, sarà presente domani. I 35mila che saranno presenti allo stadio saranno quelli veri e non i così detti leoni da tastiera che magari insultano o dicono cose poco carine. Siamo nell’era tecnologica, e bisogna essere lucidi per capire chi ti parla dall’altra parte. E’ un momento importante della mia carriera, sono allenatore di un grande club. Ad inizio nessuno mi aveva chiesto di vincere il campionato o andare in Champions, c’è la volontà di fare meglio però calma e cautela con i giudizi. L'attesa per i cambi? Se Messias sono due gare che sta giocando è capitile che va sostituito, stessa cosa per Malinovskyi. Retegui ha sempre giocato in Argentina, è arrivato qua e ha sempre giocato ma poi si è fermato per poi rientrare. Sono tutte dinamiche che chi le vive, e le vivo io, può capire. Quello che dico è che da parte mia c’è la volontà di capire tutti. E ho dimostrato anche di dare fiducia a tutti. Ora è il momento delle risposte da chi subentra. E’ il momento che dobbiamo svoltare".