Nikola Milenkovic ricorda ancora con piacere gli insegnamenti di Stefano Pioli, suo allenatore quando arrivò in Italia. Il difensore della Fiorentina ha parlato ai microfoni di Mozzart Sport, raccontando dei primi tempi in maglia viola e della grande attenzione alla tattica che aveva notato fin da subito negli allenamenti. Di seguito le parole di Milenkovic.
Le parole di Milenkovic
Le parole di Milenkovic: "Sono arrivato a Firenze molto giovane. Ho avuto un periodo di adattamento ed è stato difficile per me. Ho incontrato il tecnico Stefano Pioli, al quale sono molto grato e devoto. Tra l'altro lavora benissimo con i giovani, dà ottimi consigli psicologici, è bravissimo nel lavoro individuale. Semplicemente, un grande allenatore. Ovviamente è bravissimo anche in campo e come gioca con la squadra. Ero appena arrivato dalla Serbia e stavamo facendo un allenamento tattico, Pioli mi indicò dove stare, io mi posizionai, e lui disse 'un po' di più, un po' di più'. Mi riposizionai e gli dissi 'lo sto facendo!', lui replicò ancora "un po' di più". E così letteralmente per dieci centimetri. Si guarda al mezzo metro. E poi, col tempo, ho capito quanto sia importante per loro quella tattica, soprattutto in difesa. Quella disciplina tattica è di grande importanza".
Sul suo ruolo
Sul suo ruolo: "Con Pioli giocavo come terzino destro, ho segnato due gol nelle prime cinque partite. Ma è stata anche una nuova esperienza in cui ho imparato alcune cose nuove. Avevo Chiesa davanti a me, che giocava sulla fascia destra lungo l'esterno, e Pioli lo ha abbinato in modo che io fossi il terzino che avanzava poco e Chiesa aveva la libertà di non rientrare. Ho giocato terzino, stopper a tre, a quattro dietro e ho imparato molto. Quando passi qualche stagione in Italia puoi giocare in qualunque posizione, visto quanto sei allenato. Nella Fiorentina giochiamo a quattro difensori, in Nazionale a tre, e non ho problemi con nessun modulo".