L'espulsione all'esordio con la maglia del Parma è un episodio che appartiene al passato, ma a distanza di un mese Mandela Keita ancora non si dà pace. Il centrocampista belga, intervistato da Het Nieuwsblad, ha parlato di quanto accaduto nel match contro l'Udinese in campionato e delle sue prime settimane in Italia. Di seguito le parole di Mandela Keita.
Le parole di Mandela Keita
Le parole di Mandela Keita: "Cerco di dimenticarlo, perché prendere due gialli da sostituto è stato davvero stupido. Non sono un giocatore stupido, ma il fatto è che non vedevo davvero l'ora di dimostrare. Troppa foga. I primi due o tre giorni successivi non sono stati facili, ma ora ho superato la delusione. La stagione è ancora lunga, ho ancora tempo. Anche se sono arrivato in ritardo di qualche settimana e ora devo entrare in squadra il più velocemente possibile”.
Sugli obiettivi del Parma
Sugli obiettivi del Parma: "Le nostre ambizioni personali sono un po' più alte della salvezza, perché abbiamo davvero una buona squadra. Ma quello è l'obiettivo: si tratterà innanzitutto di rimanere umili, lavorare sodo e vincere le gare".
Sull'italiano
Sull'italiano: "Lo capisco però non lo parlo ancora bene. Capisco già molte cose, perché dal francese si possono ricavare molte parole e anche il parlato sta migliorando sempre di più, ma non riesco ancora a tradurre tutto".
Sul trasferimento in Serie A
Sul trasferimento in Serie A: “È stata un'estate molto strana. Non esser convocato agli Europei è stata già una delusione, perché volevo davvero mettermi alla prova. L'addio all'Anversa? Mi sentivo pronto per una nuova fase della mia carriera e la società era d'accordo a lasciarmi andare, ma a patto che fosse alle giuste condizioni. Ecco perché c'è voluto molto tempo e non ero sicuro che il trasferimento sarebbe avvenuto. Ma alla fine sono felice che il Parma sia riuscito a prendermi".