Nicolò Rovella, centrocampista della Lazio, ha parlato nel corso di un'intervista concessa a DAZN della stagione dei biancocelesti e della sua vita nella Capitale.
Intervista a Rovella
Lazio? "Un sentimento che va oltre il giocare a calcio. Lo vivi in città, lo vivi a casa, lo vivo con i miei compagni, fuori con gli amici. Mi ricordo quando ero ancora alla Juve in ritiro, mi chiamò Sarri e mi chiese di venire alla Lazio. Sapevo che c'era qualcosa e spingevo per venire qua. Quando ho ricevuto la chiamata ho detto che volevo andare a Roma".
Baroni? "Baroni mi sa di brava persona, intelligente. Ci chiede tanto, anche cosa ne pensiamo noi, è aperto al dialogo e questo aiuta noi giovani a crescere e capire gli errori più facilmente. Con le parole ti spiega le situazioni: è stimolante e bello creare un rapporto col mister. Qui ci sono tanti giovani, deve essere bravo a gasarci e a tenerci un po' più calmi perché è facile quando si è giovani a voler tutto e subito, invece è bravo a tenerci coi piedi per terra e a pensare partita per partita"
Idolo? "Provo un amore assoluto per Modric, ognuno da bambino ha un idolo e lui è sempre stato il mio; ho sempre provato a imitarlo anche se è impossibile. L’anno del pallone d’oro è stato il massimo della sua completezza calcistica. Faceva gol, assist, recuperava palloni, faceva giocare la squadra. È un giocatore straordinario, la cosa che mi piace di lui è principalmente la tranquillità che ha con la palla tra i piedi".
Gol? "Per il gol annullato a Parma ci sono rimasta molto male. Avevo provato un emozione incredibile e poi avevo fatto quella corsa sotto i tifosi che sognavo di fare da un anno e mezzo. Sono sicuro però che il gol arriverà presto.
Nel mondo del calcio il mio migliore amico è Daniel Maldini, perché siamo cresciuti insieme a Milano e cerchiamo di vederci spesso. Poi c’è anche Pellegrini che è qui a Roma con me ed è uno dei miei migliori amici nel mondo del calcio".
Sogno? "Il mio desiderio, anzi il mio obiettivo è quello di alzare un trofeo con la Lazio. Se non è quest’anno è l’anno prossimo".