Dopo la vittoria sulla Fiorentina, la Juventus si appresta ad ospitare il Torino nel derby della Mole. Il tecnico bianconero Massimiliano Allegri ha presentato la sfida nella consueta conferenza stampa della vigilia.
Torino-Juventus, la conferenza stampa prepartita di Allegri
"Quando si vince si sta meglio, mancano sette partite e poi avremo quella di ritorno di Coppa Italia. Ci attendono 40 giorni da vivere con grande voglia di centrare gli obiettivi di inizio stagione, è ancora lunga e domani dovremo fare un passo avanti per continuare sulla strada intrapresa contro la Fiorentina.
Quelle di Elkann sono parole importanti, tre anni fa è stato intrapreso un lavoro con i giovani per dare sostenibilità al club e questo lavoro proseguirà negli anni con l'aiuto del direttore Giuntoli. Le parole di Juric? Lo ringrazio, ma tutti gli anni le squadre non sono uguali, io cerco di mettere sempre i giocatori nelle migliori condizioni possibili. Juric è un ottimo allenatore, giocare contro le sue squadre è sempre molto difficile e lo sarà anche domani. Poi sarà un derby, sempre speciale. Ci sono tante insidie, il Torino ha fatto 15 clean sheet e prende un gol ogni due partite, ne ha presi 10 in casa. Poi è un derby, i derby sono una storia a sé".
Allegri sul futuro
"In questo momento pensiamo a raggiungere gli obiettivi, entrare o non entrare in Champions vale 100 milioni di euro. L'obiettivo principale deve essere questo. Tutti siamo coinvolti per raggiungere questo obiettivo. La società come sempre deciderà il miglior futuro per la Juventus. Dobbiamo unire le forze per centrare gli obiettivi.
In questo momento non mi pongo il problema, perché siamo dentro al nostro obiettivo. Non serve parlare del futuro. Per noi il futuro è domani, poi Cagliari. Dobbiamo lavorare bene, perché abbiamo fatto tutto questo per arrivare a giocarci questi traguardi".
Le scelte di formazione
"Ho due dubbi, domani mattina deciderò. I dubbi Kostic/Iling e Cambiaso, ma non ho ancora deciso".
Il morale post Fiorentina
"Quando vinci vedi tutto in maniera diversa. Nel girone di ritorno abbiamo fatto molto difficoltà negli scontri diretti. La vittoria ci ha aiutato a lavorare meglio. Fino a quando non raggiungi l'obiettivo finale non hai fatto nulla".