Quale futuro per Massimiliano Allegri? Durante la conferenza stampa di ieri, il tecnico bianconero è stato criptico (ma non troppo): "Dipenderà dai risultati", rimandando tutto al campo e al restare concentrati alle spalle dell'Inter.
Il contratto intanto recita 'scadenza 2025' e le speculazioni non si arrestano. Sarà ancora Acciughina il leader tecnico di questa Juventus? Oppure la dirigenza virerà su altri profili in estate? Una domanda alla quale ha provato a rispondere Pierpaolo Marino, ex DG dell'Udinese, ai microfoni di Tuttosport.
Futuro Allegri, la previsione di Marino
"Sì, però c’è il tempo per ragionare a bocce ferme, in estate. Non mi aspetto sorprese, a meno che sia Max stesso a voler fare un cambio di filosofia a 360 gradi, ma non mi ha dato queste sensazioni quando ci siamo sentiti. Cristiano poi è un tipo conservativo con gli allenatori, soprattutto quando raggiunge l’empatia che traspare nel loro rapporto".
La mano di Allegri è ben visibile
"Conosco la mentalità di Max: è un fine studioso anche della psicologia del gruppo, dico che l’inserimento di quei 2-3 giovani ha dato freschezza di stimoli all’interno di un gruppo che forse era fatto da tanti vincenti, questo ha portato novità. Riscontro il cambio di filosofia di gioco, la Juve è meno ragionatrice e molto più sbarazzina, molto più fresca nel gioco, nell’organizzazione tattica, questo mi ha colpito. Si vede la mano di Allegri".
Su Giuntoli e la direzione di questa Juventus
"In questo lavoro di impostazione o per meglio dire di trasformazione degli obiettivi e della mentalità, dell’età media della squadra, credo che Giuntoli dia sempre un 20 per cento in più all’opera dell’allenatore nella quotidianità. Oggi la presenza nella quotidianità di un direttore sportivo esperto, con personalità e competenze come Giuntoli aggiunge sempre qualcosa al lavoro del tecnico. Allegri con Giuntoli ha potuto fare, rispetto agli altri anni, meno il dirigente e più l’allenatore, questo si è visto molto"