Sono bastate poche settimane a Billy Gilmour per innamorarsi di Napoli e del Napoli. Il centrocampista ha parlato dal ritiro della Scozia, tramite un'intervista concessa ai canali ufficiali della sua Federazione; dalle sue parole emerge l'impatto che la città partenopea ha avuto su di lui, così come i consigli di Roberto De Zerbi, decisivi per il buon esito della trattativa che l'ha portato al Napoli. Di seguito le parole di Gilmour.
Le parole di Gilmour
Le parole di Gilmour: "La Premier League è sempre stato il sogno, ma quando è arrivata l'opportunità di andare fuori ho voluto confrontarmi con una nuova realtà. Le mie aspettative a Napoli sono state superate. Nelle prime due partite vedere tutti quei tifosi allo stadio e l'atmosfera incredibile che c'era in città è stato bellissimo. In campionato la partenza è stata super. Sto amando ogni momento in questa mia nuova esperienza, questa è una città straordinaria che vive di calcio. Anche in Scozia è così".
Sulla lingua italiana
Sulla lingua italiana: "Sto lavorando duro, sto cercando di imparare la lingua e la cultura, spero di poter parlare meglio tra un paio di mesi. Ad oggi conosco giusto le basi, ma è una questione di rispetto interessarsi alla lingua e non parlare solo inglese nello spogliatoio. Quando non capisci la lingua, puoi giusto carpire alcune parole, alcuni segnali. Imparo parole come: uomo, solo, cambio, attacca lo spazio. Sto imparando".
Su De Zerbi
Su De Zerbi: "Prima di venire a Napoli ho parlato con De Zerbi, lui mi ha consigliato di accettare. Mi aveva detto che avrei amato la città e mi sarei trovato benissimo e in effetti aveva ragione. Mi aveva detto che era stato un calciatore del Napoli".
Sulla città di Napoli
Sulla città di Napoli: "Le prime due settimane a Napoli sono stato in hotel, avevo il mare di fronte, le barche, gli yacht. Non ho ancora visitato il murale di Maradona, ma quando torno a Napoli ci vado, è un posto magico e voglio vederlo. Per ora sono stato in un paio di ristoranti, le persone sono state molto gentili così, tutti si preoccupano affinché io stia bene in questa nuova città. Hanno il calcio nel cervello".