Tra pochi giorni, in pochi giorni, si fa la Roma. Ieri la società ha confermato in un comunicato, mentre il titolo che andava a picco in Borsa, la data ufficiale del passaggio di proprietà da Pallotta a Friedkin: le firme sono previste per il 17 agosto (a Londra). Eventuali slittamenti potrebbero rinviare il closing fino a un massimo di due settimane, quindi a fine mese, per motivi non dipendenti dalle parti (adempimenti burocratici, in pratica). Ma non ci saranno sorprese. E anzi, la nota che delinea diritti e doveri parasociali tra venditore e acquirente specifica che entro cinque giorni lavorativi dalla firma Friedkin convocherà l’assemblea degli azionisti per la nomina del nuovo Consiglio d’amministrazione e del collegio sindacale.
Roma, ecco il Cda di Friedkin
Contestualmente al closing, Guido Fienga rassegnerà le dimissioni da Ceo della Roma. E’ previsto nello statuto del club. Ma questo non significa che il suo lavoro sia finito. Fienga, che ha il contratto in scadenza il 31 ottobre, dovrebbe riavere le deleghe dal nuovo proprietario e guidare la Roma nel breve periodo, accogliendo Ryan Friedkin all’interno della società, naturalmente relazionandosi agli altri consiglieri che il Gruppo vorrà inserire nel Cda (almeno 7 elementi). Fienga è destinato a gestire la transizione, visto che il piano industriale da lui costruito era stato concordato proprio con Friedkin nello scorso autunno. Poi è evidente che dopo qualche mese Friedkin possa decidere di cambiare l’amministratore delegato, assumendo un manager di sua diretta emanazione. Ma non è previsto che la sostituzione avvenga nell’immediato, anche per evitare scossoni che possono ripercuotersi sulla squadra.
Roma, idea Ausilio
Dal 17 agosto in poi verranno prese decisioni anche per le due figure che il nuovo proprietario vorrebbe ingaggiare: il direttore tecnico e il direttore sportivo. Per il primo nome, ogni ipotesi è stata considerata: da Capello a Totti. Per il secondo invece prende quota il profilo di Piero Ausilio, che Fienga aveva già cercato lo scorso anno prima di lanciarsi su Petrachi. All’epoca Ausilio decise di rinnovare il contratto con l’Inter ma negli ultimi mesi l’aria è cambiata. I rapporti con Conte, come si è intuito, non sono esattamente amichevoli, perciò l’eventuale offerta della Roma (fin qui non formulata) verrebbe accolta con maggiore interesse. Piace anche lo spagnolo Ramon Planes, ex ds dell’Espanyol, ora segretario tecnico del Barcellona. Le altre candidature, per lo più autoindotte, non sembrano convincere. Nel frattempo però toccherà a Morgan De Sanctis gestire le tante trattative in ballo, soprattutto i tanti contratti del settore giovanile: il 19 agosto andranno presentate le garanzie finanziarie alla Covisoc, l’organo di vigilanza sui conti delle squadre italiane, con tanto di lista di tutti i tesserati. Un direttore sportivo dovrà essere indicato: sarà De Sanctis, almeno per il momento.