Sergio Conceicao, allenatore del Milan, è intervenuto in conferenza stampa in vista del match contro il Cagliari, in calendario sabato alle ore 20:45.

Milan, la conferenza di Conceicao

Di seguito uno stralcio del suo intervento:

"Penso che non possa lavorare al Milan chi pensa che basti conquistare una Supercoppa; è vero, abbiamo goduto e meritato, ma siamo a 17 punti dalla testa della classifica. Un club che ha vinto 19 titoli e 7 Champions non può avere la pancia piena con la Supercoppa. E allora testa su domani: dobbiamo vincere e convincere. La Supercoppa è passata".

Sulle emozioni

"Chiedo scusa a chi deluderò, ma non ho emozioni. C'è l'adrenalina normale, di capire dove sono, in un club storico, ma la preparazione della partita porta troppo cose con sé. Ho troppe cose nella testa che non penso ad altro. Poi vabbe, non sono mica una pietra, ma la cosa più importante per me è preparare bene i ragazzi".

Su Maignan capitano

"Tutti devono prendere responsabilità, io sono il massimo leader dello spogliatoio. Anche chi non ha la fascia a responsabilità. Non creerò polemiche con capitano non capitano...".

Su Theo Hernandez e Leao

"Cambiando lo staff, già c'è qualcosa di diverso. Io so come sono le cose essendo stato calciatore. Ma poi devi dimostrare il tuo modo di lavorare a cui loro devono credere. Una bella cosa che ho trovato qua è l'accettazione di tutto quello su cui abbiamo lavorato, sui cambiamenti anche a livello organizzativo e questo mi lascia veramente contento. Ho trovato uno spogliatoio molto positivo".

Sul mercato

"Dico la verità: la dirigenza ha provato a parlare con me uno due volte su questi temi, ma in momenti secondo me sbagliati, perché ci sono le partite. Preferisco parlarne col timing giusto. So che ne dobbiamo parlare, ma non ora. La cosa più importante è domani".

Sui giocatori

"Partono tutti sullo stesso livello, poi vedrò giorno dopo giorno in allenamento. Nessuno è escluso, nessuno è un titolare assoluto. Loftus-Cheek ha un piccolo problema e domani non ci sarà: mi dispiace, perché stava crescendo a livello fisico".

Sul modulo

"Quello che conta è avere un buon equilibrio per la squadra, sia con la palla che senza palla. Oggi col centrocampo a 3 la squadra può sembrare un po' più sicura. Ma poi, quando avremo una conoscenza più grande, mi piace giocare anche con due punte. Si deve lavorare. Serve un po' più di tempo. Poi durante la partita io cambio eh, sono qua per quello e mi pagano per quello".

Su Leao

"Rafa deve correre: esterno o davanti deve correre. Deve imparare ad aiutare anche senza palla: il processo è collettivo, non individuale".

Su Rashford

"Sono qua per rispondere o no. Rashford è un bel giocatore, come ce ne sono tanti altri. Vedremo".