Tra i punti fermi della Juventus di Thiago Motta, Francisco Conceicao è stato intervista dal quotidiano La Stampa, parlando del suo rapporto con il club bianconero e le ambizioni per il futuro.

Juventus, le parole di Conceicao

"Non mi vedo di passaggio con questa maglia, altri discorsi non li posso fare perché non tocca a me farli. Ma il progetto Juve mi piace. Penso, fortemente, che vincere debba essere una esigenza: ho vissuto un po’ad Amsterdam, all’Ajax, un bel po’ al Porto e, ora, alla Juve. Club storici e club dove conta arrivare prima degli altri".

L'espulsione per simulazione col Cagliari

"Sono stato toccato, l’arbitro poteva non concedere o concedere il rigore, ma non ho simulato. Io, in generale, vado sempre mille all’ora, cercando il dribbling".

Il rapporto con papà Sergio 

"Non nego che non sia stato facile averlo come tecnico, ma, allo stesso tempo, questa situazione è stata una spinta a migliorarmi ogni giorno per dimostrare che non ero un raccomandato. Sono arrivato in Nazionale da solo.

Ci sentiamo prima e dopo ogni partita, ma lui non interviene mai su temi tattici o situazioni strategiche che appartengono agli aspetti tecnici, se ne tiene alla larga. Nelle nostre telefonate parliamo di me, di come mi sento, di come devo affrontare la sfida dal punto di vistamentale".