Gabriele Gravina, presidente della FIGC, ha rilasciato alcune dichiarazione a margine del Festival di Trento. In particolare si è parlato dell'Europeo vinto dall'Italia di Roberto Mancini ma anche di quello del 2028 che la nostra nazione punta ad ospitare, come dichiarato proprio da Gravina. Queste le sue parole.

Sull'Europeo vinto

"Il momento che mi resta di più nel cuore dell'Europeo è la finale. L'errore di Jorginho mi ha fatto cadere in depressione, ero in piedi e mi sono riseduto, ma poi è arrivata la splendida parata di Gigio Donnarumma. Amarezza e gioia...". 

Sul rinnovo di Mancini

"A me interessava testare e capire se ciò che avevamo tracciato e concordato stava dando i suoi frutti e così era. Non c'era un accordo su una ipotesi di vittoria, ma sul voler dare agli italiani una nuova storia, meravigliosa, legata soprattutto al riscoprire l'appartenenza e l'orgoglio. Questo è avvenuto, e mi sembrava doveroso chiudere questo accordo prima della fase finale dell'Europeo. E' stata una scelta sul progetto, non sul risultato".

Sulla riapertura degli stadi

"Siamo già al 75% e mi sembra che il percorso tracciato qualche mese fa stia dando i suoi frutti. Noi dobbiamo essere credibili nel chiedere e quindi ottenere dal Governo. Per arrivare al 100% bisogna tenere sotto controllo l'evoluzione della pandemia dopo la riapertura delle scuole e da queste nuove forme di aggregazione dovute all'aumentare del pubblico fino al 75%. Fino ad oggi, grazie ai vaccini, la curva ha proseguito nella sua decrescita: dobbiamo tenere sotto controllo questa gradualità ma io credo che a breve si possa arrivare al 100%".

Sulla candidatura dell'Italia per Euro 2028

"Da qualche giorno è uscito il bando e noi ci saremo, è fuori discussione. L'Italia ha bisogno di un grande evento anche per coronare questo percorso e in Italia un grande evento manca da tanti anni, troppi anni. Spero che il Governo condivida e possa dare anche un supporto concreto affinché si possano anche ammodernare gli stadi e costruirne di nuovi".