Il caso Pogba si arricchisce di una novità inaspettata. Dopo la conferma della positività, in seguito alle controanalisi, è arrivato uno sviluppo del tutto inatteso nella vicenda che ha visto protagonista il centrocampista della Juventus: ecco cosa sta succedendo.

Positività Pogba, le ultimissime

Stando a quanto riferito dal "Corriere della Sera", la positività di Pogba non sarebbe al testosterone ma al Dhea (ovvero deidroepiandrosterone), un ormone steroideo naturale endogeno comunemente noto come "ormone della giovinezza". Una sostanza classificata come dopante e, dunque, ovviamente vietata dalla Wada già da 10 anni. Paradossalmente, però, la situazione potrebbe aiutare il giocatore nella sua difesa.

Il testosterone puro è infatti un prodotto ormai quasi del tutto assente negli integratori, mentre il Dhea è un contaminatore classico di decine di prodotti contro l’invecchiamento e per il miglioramento della forza muscolare, non sempre nelle etichette dei prodotti stessi. A questo punto i legali di Pogba possono sostenere la tesi dell’integratore contaminato, anche se la tempistica di assunzione della sostanza può essere datata con precisione e il calciatore dovrà chiarire quando e in quali quantità l'ha assunta per sperare in uno sconto di pena.