C'è grande paura fra i vertici del calcio italiano per il futuro del campionato di Serie A dopo i fatti delle ultime settimane, fra il focolaio Genoa ed il caos legato a Juventus-Napoli: Umberto Calcagno, vicepresidente Figc, è intervenuto ai microfoni di TMW per fare il punto della situazione. Di seguito le sue parole.

Sul protocolo antic-Coronavirus

"Il protocollo oggi è davvero l'unica modalità per proseguire con la stagione nella tutela della salute del gruppo-squadra. Ci deve essere una rigida applicazione del protocollo, il caso Genoa speriamo che sia un caso isolato e non la regola".

Gli spalti ai tempi del Coronavirus (getty) Gli spalti ai tempi del Coronavirus (getty)
Gli spalti ai tempi del Coronavirus (getty)

Sulla difficoltà del calcio italiano

"Il dato del 60% di stranieri non può essere solo figlio della globalizzazione o della sentenza Bosman, ma perché anche le società avranno convenuto che è più conveniente, o pure perché non sappiamo più formare i giovani come un tempo. Dobbiamo porci il problema, perché quando la nostra nazionale U21 incontra quelle di Spagna o Germania, hanno minutaggio triplo o quadruplo rispetto ai nostri. C'è bisogno di un programma federale di durata quinquennale, invece si ragiona troppo a compartimenti stagni, e questo non agevola la crescita dei nostri giovani calciatori".