Rocco Commisso, presidente della Fiorentina, ha parlato nel corso di un'intervista concessa a Radio Bruno Toscana del futuro della società viola, del nuovo stadio e anche di vari temi legati al calciomercato estivo.
Commisso sul ritorno in Europa
«Europa? Io capisco tutto questo, ma non faccio promesse che non posso mantenere. Meno male che c’è Mediacom, che è andata bene nonostante il caos del Covid. Quanto alla Fiorentina, le perdite sono molte di più di quelle che noi un anno fa pensavamo. Nei parametri delle nostre possibilità finanziarie voglio fare il meglio possibile, ma non posso fare come la Juventus o l’Inter. Il fair play finanziario non lo permette. Dedico il 97% del tempo alla Fiorentina, cosa dice mia moglie? Guarda tutte le partite con me. Cerco di capire tutto tramite le telefonate e tramite quello che leggo, per fortuna che leggo bene l’italiano. Leggo e capisco tutto, soprattutto quando ci sono le critiche. Qualcuno ha detto che Rocco deve fare le conferenze con i giornalisti e non con l’addetto stampa della Fiorentina, ma com’è possibile se sono a New York».
Nuovo stadio della Fiorentina
«Lo stadio di proprietà ci permetterà di aumentare i ricavi. Guardiamo la Juventus e altri club che hanno lo stadio di proprietà. Ci sono club che hanno mediamente 75 milioni di ricavi, la Fiorentina è ferma a 6. Per quanto riguarda il commerciale, si ottengono in media 184 milioni mettendo sulla maglia il nome dello stadio. Lo stadio nuovo non è importante solo per i tifosi. Se non si capisce questa, allora non si capisce nulla del calcio».
Commisso sul mercato
«Pradé? Sono contento di lui, ha lavorato bene, continuiamo con lui. La conferma di Iachini? Sono per la meritocrazia e poi pago sia lui che Montella. Se lo avessi mandato via, avrei avuto un altro contratto di 2 o 3 anni. Ho chiesto ai ragazzi: ‘chi ci assicura che cambiano allenatore non rischieremmo di iniziare male nuovamente?’. Sono molto contento di lui, ha voglia di continuare e di fare bene. Ho fiducia in lui. Lo sento almeno una volta alla settimana, ma non gli dico chi deve giocare, forse quando imparerà di più, lo farò. L’unica mia richiesta è stata Amrabat. Locatelli? Bisogna chiedere a Pradè. Le critiche? Alcuni mi fanno i complimenti, altri criticano. Se io sbaglio, i scuso. Chi mi critica no. Ho detto che non è bello se vince sempre la stessa squadra, serve più competizione come all’estero. Non abbiamo gli stessi ricavi della Juventus, non posso comprare quel tipo di giocatori. Regalo di mercato? Lo spero, ma non voglio parlare di mercato».