Una corsa per tenere lo scudetto cucito sulla maglia resa complicata dalla partenza con Rudi Garcia, e forse compromessa dal ko ieri sera contro la capolista Inter: ora sono 11 i punti di distacco dal primo posto per il Napoli campione d'Italia, una distanza che ieri a Sky Sport nel postpartita il capitano azzurro, Giovanni Di Lorenzo, ha ammesso essere importante.
Inter scappata via, Napoli a -11: scudetto andato?
Distacco già incolmabile? Certamente importantissimo, quando si è solo a inizio dicembre: così come il ruolino di marcia del Napoli di Spalletti un anno fa era parso inesorabile, adesso sono i nerazzurri a essere scappati, con la sola Juventus capace di tenere il passo. Anche dai bianconeri il distacco è ora significativo per il Napoli: -9 dalla squadra di Allegri, e venerdì c'è lo scontro diretto a Torino, altra salita di un calendario che non ha perdonato il nuovo tecnico azzurro Walter Mazzarri. E Di Lorenzo invita tutti a questo punto a pensare di partita in partita, a cominciare proprio dallo scontro con la Juve, che solo pochi mesi fa dette la quasi certezza del titolo al Napoli: sembra passata una vita.
Corsa scudetto, l'ammissione di Di Lorenzo
"La distanza ora è ampia, pensiamo partita per partita incominciando dallo scontro diretto contro la Juventus. L'Inter? Penso a noi, non ho il tempo per guardare le altre, anche perché non stiamo facendo benissimo. I nerazzurri sono sicuramente una grandissima squadra e a loro va il merito di questi grandissimi risultati, ma dobbiamo pensare a noi. Il fattore casa? Dispiace per noi e per i tifosi che ci incitano sempre fino alla fine. Dobbiamo subito tornare a vincere, anche in casa".
Di Lorenzo sugli stimoli del Napoli
"Magari inconsciamente qualcuno può dare meno dopo una grande vittoria, ma abbiamo parlato tra di noi e il gruppo ha fame. Abbiamo fatto una buona partita, potevamo sfruttare le occasioni avute e le situazioni andatesi a creare. Quando concedi un gol a una grande squadra come l'Inter è difficile tornare subito in partita, dispiace. Penso che bisogna essere bravi a rimanere in partita fino alla fine, ovviamente il terzo gol ci ha tagliato le gambe e la gestione della gara è diventata difficile. L'aspetto positivo è che siamo tornati a giocare un buon calcio".