Marco Baroni, allenatore della Lazio, ha parlato in conferenza stampa dopo il 2-1 interno contro il Cagliari.

Sulla partita

"Sentivo che la squadra avevo bisogno di sostegno perché è stata una partita strana. Siamo andati subito in vantaggio e la squadra ha perso qualcosa andando troppo in verticale, ho fatto il cambio all'intervallo non per penalizzare Noslin ma avevo bisogno di mettere più palleggio. La squadra poi ha fatto 25 minuti benissimo con i tre centrocampisti, abbiamo creato occasioni. Dobbiamo pensare che il Cagliari ha fatto un tiro in porta su deviazione, è una squadra ostica perché è allenata bene e i giocatori sono attenti. Sono partite dove occorre dare tutto, faccio i complimenti ai ragazzi perché se non spendi tutto quello che hai non vinci".

Sulla lotta Champions

"Noi siamo in lotta con noi stessi e questa è la sfida più bella. Siamo ambiziosi come la piazza, io sono particolarmente ambizioso ma so che è più importante guardare il percorso. I numeri ci fanno molto piacere, ma il percorso ci porterà a raggiungere quello che vogliamo raggiungere. Questa squadra può crescere, abbiamo dei giovani che stanno già facendo bene ma che possono dare ancora molto di più. Ci teniamo la classifica, ma dobbiamo recuperare velocemente perché giovedì affrontiamo una grande d'Europa. L'obiettivo è migliorare quanto fatto lo scorso anno, ma sarebbe un errore parlare di questo. C'era tanta pressione esterna in questa partita, sarebbe un errore se la squadra si specchiasse. Non vogliamo volare di sotto, vogliamo tenere questo entusiasmo che ci fa piacere, ma lo possiamo fare solo attraverso le prestazioni".

Sul modulo e Pellegrini

"Il 4-2-3-1 non è facile tenerlo con così tante partite ravvicinate e ti porta a giocare in verticale, oggi però non c'erano queste condizioni e ci servivano i tre centrocampisti che ci hanno dato una tenuta della partita diversa. Dovevamo arrivare dentro l'area non con le verticalizzazioni ma attraverso la manovra, la squadra ha creato tante situazioni. Devo fare i complimenti ai ragazzi. Pellegrini è un ragazzo che ha tante qualità, gli va presa la testa e il cervello e l'ho presa dall'inizio. Ha un potenziale che purtroppo va gestito, quando i giocatori non si sentono coinvolti vanno in difficoltà e li capisco. Se gioca con applicazione è un giocatore forte".

Su Patric

"Patric ha iniziato la settimana con un piccolo fastidio, oggi abbiamo provato ma abbiamo deciso di non rischiare. Ha già fatto un esame strumentale e il giocatore sta bene, non escludo che possa recuperare per il Porto".

Sulle riserve

"Castrovilli ha bisogno di fiducia e la aspetta da me, io lo so. Oggi ha avuto un piccolo problemino, adesso vediamo in settimana come sta. Non vedo l'ora di poterlo utilizzare, c'è stata questa esclusione dall'Europa che lo ha penalizzato nel minutaggio. Gli altri sono ragazzi che devono fare il loro percorso e stanno crescendo, per me Tchaouna è un giocatore forte perché quando calcia fa gol ma si sta costruendo un ruolo. La stessa cosa di Dele-Bashiru, hanno bisogno di comprendere ma lo faranno".

Su Lazzari

"Lazzari ha fatto bene, era al rientro e sa di poter fare molto di più. Per lui la condizione fisica è fondamentale, per il suo infortunio ci volevano 30 giorni, dopo 25 ha giocato a Como. Sono stati bravi lui con lo staff sanitario, oggi l'ho forzato e per me ha fatto bene ma dobbiamo dargli il tempo di ritrovare la condizione che aveva prima. Non possiamo sempre fare 3-4 gol, c'erano però i presupposti per segnare nel finale. Oggi c'era tanta voglia, guardate il bellissimo atteggiamento di Guendo quando è uscito, era incazzato e gli ho detto che a me piacciono i giocatori che vogliono stare sempre in campo".