Tre anni dopo, sarà ancora Spagna-Italia. Domani la super sfida del Girone B, tra ricordi ed emozioni che richiamano le notti magiche del 2021 e i rigori di Wembley.

Ne sa qualcosa Federico Bernardeschi, che quelle serate le ha vissute e anche da protagonista, con un rigore che apparecchiò la vittoria degli Azzurri in semifinale. 

Ai microfoni de La Gazzetta dello Sport, l'ex Juventus ha caricato così i suoi vecchi compagni di Nazionale, in vista del match di domani sera.

Spagna-Italia, le parole di Bernardeschi

Di seguito, uno stralcio delle sue parole:

I ricordi di Spagna-Italia

“Magnifici, anche se è stata forse la partita più difficile che abbiamo dovuto affrontare. Loro erano molto forti, come lo sono adesso, e noi eravamo abituati a gestire le partite, ad avere il controllo e imporre il nostro gioco. Perciò siamo andati in difficoltà, però siamo stati capaci di cambiare pelle: ci siamo messi a difendere bassi e a seguire i loro inserimenti. L’orgoglio italiano e il nostro spirito di sacrificio hanno fatto il resto. Noi siamo soliti dare il meglio nelle difficoltà. Mi auguro che la stessa cosa venga fuori pure stavolta, la Spagna è tosta ma non siamo da meno. Dobbiamo provare a imporre il nostro gioco nella consapevolezza che ci saranno delle difficoltà”. 

Il contatto costante con i vecchi compagni

“Tutti, perché noi del 2021 abbiamo un gruppo e ci sentiamo continuamente. [...] Ai miei ex compagni ho fatto solo un augurio di buon viaggio, se lo devono godere senza porsi limiti perché questa è una Nazionale molto sottovalutata, con giocatori forti. In più vedo tanta disponibilità e questo fa la differenza: se tutti remano nella stessa direzione si può fare qualcosa di straordinario. Ognuno deve andare oltre i propri limiti”. 

Come battere la Spagna

“Serve più autostima, noi siamo abituati a guardare gli altri ma dovremmo avere più consapevolezza. Sento parlare spesso di difficoltà del calcio italiano ma io non la vedo. Abbiamo vinto l’Europeo, negli ultimi anni tante italiane sono arrivate in finale nelle coppe europee e l’Atalanta ha trionfato in Europa League. Non siamo così male”. 

I segnali come quelli del 2021

“Assolutamente sì, vedo segnali positivi. L’Italia quando fa miracoli è perché ha trovato l’alchimia giusta, certi video che hanno mandato mi fanno pensare che la stiano ricreando. Bisogna lavorare sodo divertendosi”. 

Chi farà la differenza per l'Italia

“Da Fede (Chiesa, ndr) me lo aspetto sempre, però credo che il centrocampo sarà prezioso, Barella e Jorginho dovranno contenere. La Spagna può soffrire gli inserimenti dei quinti e di Frattesi”. 

Buffon come Vialli

“Buffon è Buffon, solo il nome è una garanzia. Conta come contava Vialli per noi. Gigi può dare il consiglio giusto, il dettaglio che fa la differenza. Uno come lui aiuta a capire i momenti, a ridere e scherzare quando si può e a tornare seri quando si deve. Buffon conosce l’importanza della maglia e sa trasmetterla”.