La pausa per le Nazionali spesso vuol dire una sola cosa: tempo di bilanci. E, possibilmente, di correzioni alla propria rosa. In tal senso può aiutare la top 11 delle certezze dopo 7 giornate di campionato, da cui ovviamente abbiamo depennato i nomi 'scontati' di inizio stagione. Chi tra questi è già in vostro possesso? Chi vorreste andare a prendere negli scambi?
- MILINKOVIC-SAVIC (Torino) - L'addio di Juric e Buongiorno due mazzate per la difesa granata? Non esattamente. Sarà anche arrivato qualche malus in più (8 gol presi in 6 presenze, una saltata per infortunio), ma il serbo si conferma un nome ottimo per il modificatore. 4 volte su 6 con un voto superiore alla sufficienza, mai sceso sotto il 6. E, a completare il quadro, anche un rigore parato a Pasalic.
- DARMIAN (Inter) - Inzaghi stravede per lui, al punto che in 6 occasioni su 7 l'ha preferito a Dumfries nel suo undici iniziale. Il tecnico nerazzurro è stato ripagato con grande continuità di rendimento (insufficienza non grave solo alla prima, poi tutto in discesa), oltre a 1 gol e 1 assist. La fanta-media del 6.79 lo pone di diritto tra i secondi slot pieni migliori da avere in rosa (e in alcune leghe anche qualcosa in più).
- CAMBIASO (Juventus) - Praticamente la fotocopia di Darmian per minutaggio e bonus (gli manca solo 1 assist nel bottino per pareggiarlo). Per il resto, il classico tuttofare che ogni allenatore vorrebbe: può giocare ovunque, meglio ancora per i fantallenatori se da esterno alto nel 4-2-3-1. Per caratteristiche e per la stima che Motta ripone in lui, è destinato a giocarle pressoché tutte, squalifiche e/o infortuni permettendo. Ovviamente, regalando qualche +3 e +1.
- ISMAJLI (Empoli) - Più sorpresa che certezza? Forse. Fatto sta che da inizio campionato a oggi si è trasformato in fretta in un tassello su cui fare affidamento a occhi chiusi. Sempre titolare e zero minuti saltati, non è stato neanche una volta ammonito (il che, per un centrale di una 'piccola', è un mezzo capolavoro) e soprattutto ha ottenuto tre 7 e due 6.5 che hanno fatto schizzare la sua fanta-media da gioiello per il modificatore all'attuale 6.57. Quasi impensabile a metà agosto, specie calendario alla mano.
- MALDINI (Monza) - Già l'anno scorso arrivavano segnali circa una sua imminente esplosione. Cosa che in effetti sta avvenendo eccome. Pilastro della trequarti di Nesta, possono alternarsi tutti dall'inizio ma lui proprio no. Non ne ha saltata una, ha realizzato una rete e anche quando non porta bonus riesce a far bene, come raccontano gli ultimi tre 6.5 di fila senza gol o assist.
- ANGUISSA (Napoli) - Pur di non fare a meno di lui e di McTominay, persino un integralista come Antonio Conte ha accontonato il 3-5-2 per passare stabilmente al 4-3-3. Modulo che lo esalta più di qualunque altro e il campo non mente: è tornato il giocatore dominante dell'anno dello scudetto. Gol decisivo col Parma, tante altre prestazioni di alto livello. E occhio al dato emblematico: mai in panchina, mai sostituito.
- EDERSON (Atalanta) - Passano gli anni, cambiano i calciatori, aumenta la concorrenza ma lui è sempre lì. Pur giocando da mediano puro e non da trequartista, ha una propensione offensiva e una naturalezza negli inserimenti e nell'andare al tiro (per info, chiedere a Gollini) che in ogni caso riesce a incidere anche in zona bonus. Gasp lo ha schierato sempre dal 1', da lui sono arrivati 1 gol e 1 assist. Per ora...
- STREFEZZA (Como) - Nico Paz incanta, lui fa i fatti. Il percepito porta a esaltare il suo compagno di reparto, l'ex Lecce intanto gli è nettamente davanti per fanta-media grazie a 2 gol (in trasferta con Atalanta e Napoli, segno del fatto che va schierato a prescindere dalla difficoltà della partita) e 1 assist (col Bologna). 7.5 a 6.92 nel confronto tra i due, poco da aggiungere: continuità mostruosa, zero insufficienze e leadership innegabile.
- RETEGUI (Atalanta) - Il fatto che la Dea si sia affrettata a prelevarlo dal Genoa nel giro di 48 ore, alla notizia del grave infortunio di Scamacca, doveva essere un serio indicatore all'occhio del fantallenatore attento. Della serie: un centravanti come lui, in una squadra che produce così tanto offensivamente, può rivelarsi da subito un top vero. E così è stato: 7 gol (e 1 assist) in 7 partite, exploit con la tripletta da ex contro i liguri. Complimenti a chi l'ha pagato a un prezzo relativamente contenuto.
- DOVBYK (Roma) - Fisiologico e comprensibile periodo di adattamento, poi il boom. 3 reti e 1 assist nelle ultime 4, unico vero catalizzatore di bonus in una Roma che per molteplici motivi, tra Dybala, Pellegrini e Soulé, non sta trovando grandi alternative per sfondare con regolarità a livello realizzativo. Bravo e furbo chi con gli scambi se l'è assicurato durante la sua fase di 'buio': oggi ha una fanta-media del 7.57 che per potenzialità può quanto meno essere preservata fino alla fine.
- CASTELLANOS (Lazio) - Ciò che appariva plausibile l'anno scorso si è verificato in maniera evidente e puntuale. E cioè: scrollarsi di dosso la presenza 'ingombrante' di Immobile come svolta personale. Il Taty è un punto fermo della squadra di Baroni e l'arrivo di Dia invece di togliergli spazio l'ha addirittura galvanizzato: l'invenzione del doppio centravanti nel 4-2-3-1 ha donato all'argentino ancor più tecnica in campo e chance per andare a segno. L'ha fatto già 3 volte finora, sarebbero state 4 senza l'errore dal dischetto con l'Empoli. Scenario che con ogni probabilità non si ripeterà, con Zaccagni in campo...