Sembrava fatta per la sua permanenza nella Capitale e invece non sarà così: Daichi Kamada lascerà la Lazio dopo appena un anno dal suo arrivo in Italia. Una non-decisione che ha portato alla scadenza dei limiti temporali fissati per ufficializzare il rinnovo: ecco la ricostruzione dei fatti.
Kamada, addio alla Lazio: ecco com'è andata
La Lazio aveva proposto un rinnovo non annuale ma non triennale, in modo da non doversi ritrovare tra dodici mesi nella stessa situazione attuale. E invece Kamada ha deciso di non esercitare l'opzione di prolungamento e quindi non sarà più un giocatore biancoceleste. Ieri sera a mezzanotte è scaduta la clausola sull'accordo siglato la scorsa estate, il giapponese avrebbe dovuto dare una risposta: la scelta era tra salutare a parametro zero o firmare un contratto 2+1. Così non è stato, il ripensamento finale ha spiazzato il club che non è mai voluto venire incontro alla controproposta della singola stagione di rinnovo (cosa che non avrebbe permesso di sfruttare i vantaggi legati al Decreto Crescita). Distanza anche sulla cifra per la nuova clausola rescissoria e così si è arrivati allo scenario di queste ore: niente intesa e addio a Kamada.
Un'altra mazzata per Tudor e i tifosi biancocelesti: dopo Milinkovic-Savic l'anno scorso, quest'anno la rosa continua a sgretolarsi con Luis Alberto, Felipe Anderson e ora Kamada. Senza dimenticare altre situazioni in bilico come Guendouzi, Pedro, Romagnoli e lo stesso Immobile. Rivoluzione sì, ma la sensazione è che sia 'rifondazione' il termine più adatto per la Lazio versione 24/25.