Raspadori, Scamacca e Frattesi? Occorrerà aspettare gennaio, poi sarà possibile conoscere il loro futuro. Parola di Giovanni Carnevali, che ha concesso una lunga intervista a Calcio e Finanza e si è soffermato sui tre giocatori, al centro di tante voci; l'Amministratore Delegato del Sassuolo ha parlato di mercato, ma anche del possibile ritorno a una Serie A a 18 squadre; di seguito le parole di Carnevali.
Le parole di Carnevali sulla Serie A a 18 squadre
Queste le parole di Carnevali sulla Serie A a 18 squadre: "Al di là della situazione del Sassuolo, quello che dico è che io sono pronto alle riforme. Le faccio un esempio: molti sostengono che una Serie A a 18 squadre sarebbe migliore dal punto di vista tecnico e maggiormente sostenibile economicamente. Potrebbe essere vero però va detto che sarebbe più opportuno soprattutto per i grandi club, che avendo le coppe hanno calendari intasati e quindi devono allestire rose numerosissime che vanno a ingigantire i costi. Per noi società medio piccole però non è così. In primo luogo perché ci sarebbero meno posti nella massima serie, che è di gran lunga la più lucrativa. In seconda istanza perché avremmo minori introiti visto il minor numero di partite. Pertanto ben venga un campionato a 18 squadre a patto però che i grandi club stringano un patto di mutualità con cui aiutano i più piccoli".
Sulla SuperLega
Sulla SuperLega: "Le dico francamente che non ne sapevo niente. Quel giorno mi sentii tradito da Inter, Milan e Juventus. Non puoi essere in Lega e trattare i problemi come se fossimo una entità unica, e poi sotto traccia brigare per creare una lega esclusiva per società super blasonate".
Su Raspadori, Scamacca e Frattesi
Su Raspadori, Scamacca e Frattesi: "Lasciamo arrivare gennaio e poi valuteremo. Quel che posso dire che per la pandemia le operazioni sono molto più difficili di un tempo. La Juventus avrebbe terminato la trattativa per Locatelli in maniera molto più veloce in tempi normali, invece in estate abbiamo dovuto fare un gran lavoro".
Il ricordo di Squinzi
Carnevali ha voluto anche fornire un ricordo del presidente Squinzi: "Il Dottor Squinzi, oltre ad essere un imprenditore di successo, era anche una bravissima persona, così come sua moglie Adriana Spazzoli, che ha sempre lavorato a stretto contatto con lui. Non si sono mai imposti e hanno sempre fatto scegliere a me. Mi faceva sorridere il fatto che se fosse stato per lui non avrebbe mai venduto nessuno, il punto era che per il nostro business plan le plusvalenze da player trading sono essenziali e lui ha accettato questo nostro modo di agire senza mai eccepire. Voleva sempre essere informato di tutto, poi mi diceva sempre di fare a modo mio".