La Lazio da Champions nasce nel segno di David Silva, 106 assist e 60 gol in 309 partite di Premier League. Lo chiamano Mago Merlino. Dall’epoca in cui furoreggiava a Valencia, è considerato l’asso dell’ultimo passaggio. Vede l’azione in anticipo, tecnica sopraffina e visione di gioco, velocità di pensiero e di esecuzione. Era uno dei tenori della Spagna di Xavi e Iniesta, campioni del mondo nel 2010 e per due volte d’Europa (2008 e 2012). Pep Guardiola lo avrebbe voluto trattenere per un altro anno al Manchester City.
Calciomercato Lazio, Silva sempre più vicino
David ha scelto di andarsene a scadenza e ha appena preannunciato l’addio, sabato 15 agosto a Lisbona sfiderà il Lione di Garcia nei quarti Champions. Conta di arrivare sino alla finale prima di salutare i Citizens e abbracciare la Lazio, dove troverà un altro spagnolo, suo amico, come Luis Alberto. E’ convinto, a 34 anni, di poter continuare a essere protagonista nel campionato italiano, come hanno dimostrato Ribery e Ronaldo, più avanti con la carta d’identità.
Lazio, in che posizione giocherà David Silva?
Immaginare David Silva in coppia con il Mago Luis significa prevedere assist, idee e rifornimenti a getto continuo per un attaccante come Immobile, capocannoniere della Serie A e Scarpa d’Oro. Ciro è un attaccante di movimento, cerca il corridoio giusto per infilarsi correndo verso la porta. Inzaghi gli ha disegnato la Lazio su misura e l’arrivo di David Silva aumenterà la propensione agli assist e alla ricerca della profondità, non porterà soltanto esperienza e personalità. Simone ha intenzione di proseguire nel solco tracciato del 3-5-2, forse cercherà anche un piano tattico alternativo, ma l’idea di base è continuare a sviluppare il progetto su cui lavora da quattro anni. Lo spagnolo in arrivo da City può muoversi da trequartista-seconda punta o da mezz’ala. E’ prevista la variante (già adottata) del 3-4-2-1 con due fantasisti a ridosso di Immobile. Nel disegno attuale Silva si alternerebbe a uno tra Correa, Luis Alberto o Milinkovic (in posizione più arretrata). Inzaghi avrà l’opportunità di ruotare i suoi assi, lasciandone fuori uno a turno, senza far scendere il livello della Lazio.