Chi sarà il nuovo allenatore del Napoli? Un tema caldissimo, dopo l'addio di Spalletti. A parlarne è stato lo stesso presidente De Laurentiis in conferenza stampa, a margine della presentazione del prossimo ritiro estivo azzurro.
Nuovo allenatore Napoli, parla De Laurentiis
"Io da oggi mi sono impegnato per verificare una lista che da 22 nomi è salita a 40 nomi. Devo cominciare a verificarne la disponibilità, se sono adatti a un 4-3-3, adatti a linea di difesa e attacco alte. E' un discorso che richiede tempo, poi bisogna capirne il carattere, bisogna capire se sono culturalmente immettibili nella cultura partenopea. Sono delle interviste che non si possono risolvere in pochissimo tempo. Poi devi dare anche la possibilità alla controparte di non accettare. La controparte deve capire cosa sta negoziando.
Non mi pongo mai delle date. Poi c'è sempre la chimica, uno può anche sbagliarsi. Prima potrò decidere e più sarò soddisfatto di essere operativo sul piano degli orali, prima degli scritti durante i ritiri. Voi sapete che i contratti da noi si fanno seriamente, quindi poi la controparte prende tempo perché non tutti sono abituati ad essere rappresentati da degli avvocati che ragionano come noi. Dal mio punto di vista, se vogliamo essere davvero logici, vogliamo dire che il tempo limite massimo è il 27 giugno? Perché se io entro il 27 di giugno ho un allenatore pronto a sedersi con noi, dal 27 in avanti ho sedici giorni per calibrare l'organizzazione, come si deve muovere e come ci dobbiamo comportare. Se cerco un manager? Io non ho bisogno di un manager, c'è una squadra di management?".
Sul futuro
"L'anno scorso abbiamo inaugurato un ciclo e mi auguro che possa andare avanti per anni. Adesso dobbiamo cercare di rafforzarci ancor di più in Europa. A me non ha dato molto fastidio la partita di Champions a Milano o la partita di Champions a Napoli. Mi ha dato molto fastidio la partita di campionato giocata pochi giorni prima, col Milan, persa così malamente. Quella mi ha sconcertato. Non puoi essere il Napoli, che fa quel tipo di campionato, e poi con una squadra abbordabilissima perché in Champions è uscita con l'Inter e in campionato ha fatto molti meno punti di noi. Là può esserci stata una svista arbitrale, delle sviste del VAR. E poi c'è stata la nostra pecca di sbagliare un rigore. Se noi non sbagliavamo un rigore avremmo potuto vincere 3 a non so quanto. A me ha sconvolto la partita di campionato col Milan, lì non ci ho capito più nulla. Ho pensato che non fosse più la nostra squadra. Nel mondo del calcio ci si abitua a dire 'Ci può stare', ma che ci può stare?! Stiamo scherzando?! Non ci deve stare, non ci può stare. Quella serata è forse la peggiore da me vissuta negli ultimi 18 anni. Ci sono rimasto male per la squadra, per l'allenatore, per i tifosi, per noi. Non puoi arrivare a un appuntamento così importante in campionato in quel modo. O uno la perde per non far capire nulla in vista della Champions League, e strategicamente può essere un discorso, ma non c'era bisogno di perdere 4-0. Non mi fa piacere vedere lo stadio che si svuota. Quello non fa mai piacere. Io ho visto delle partite internazionali in cui l'altra parte dello stadio si è completamente svuotata dopo la sconfitta. E' vero che io l'ho fatto a Pechino, rifiutandomi di partecipare, ma lì l'avevano fatta grossa. Il resoconto dal 2005 in poi, su quel tipo di abitudine, l'abbiamo visto e sta là, è storia.
Spero di aver inaugurato un ciclo, mi batterò per far sì che questo possa ripetersi. Poi bisogna vedere quanto si rafforzano gli altri, se ci saranno degli incidenti di percorso, visto che bastano 2-3 giocatori che si fanno male. Io sono un assertore della battaglia contro la FIFA per la Coppa d'Africa. Ho sempre detto che le date sono sbagliate, durante il campionato perché dovete togliermi 2-3-4 giocatori fondamentali? Parlo di me e anche degli altri club ovviamente, sono problemi di tutti. C'è ancora molto da lavorare con FIFA e UEFA da questo punto di vista. Ci sono delle storture. Andrebbero aperti gli Stati Generali del calcio per i prossimi cinque anni, al fine di analizzare tante storture che non fanno bene ai tifosi che poi si arrabbiano e hanno ragione".
Su Giuntoli
"Lui è un direttore sportivo, ha un contratto con noi fino al 30 giugno 2024, quindi non vedo il motivo della domanda".