Khvicha K'varatskhelia è sotto la lente d’ingrandimento. Le attenzioni e le critiche sono proporzionali alla caratura del giocatore, ma, al di là di valutazioni ulteriori che andrebbero contemplate sul momento del calciatore, parlare di prestazione negativa nella partita col Braga rasenta un ridicolo che sa di un pregiudizio infondato e pretestuoso.
Descrizione della gara di Kvara in Portogallo:
Cross per Osimhen il cui colpo di testa viene deviato sul palo dal portiere; l’azione prosegue ed è ancora Kvara che dalla sinistra affronta una tripla marcatura e dal suo cross nasce il colpo di testa di Di Lorenzo ancora deviato in angolo dal portiere.
Pallone che spiove da un intervento difettoso di un difensore, la palla arriva a Kvara che, spalle alla porta e in precarie condizioni di equilibrio, spalle alla porta e al compagno, serve Osimhen con un tocco di esterno di difficile esecuzione. Poi Osimhen calcia e colpisce un altro legno.
Kvara sulla sinistra supera un avversario con dribbling netto, lasciando sul posto il difensore, e serve Politano che dal limite impegna il portiere del Braga che respinge.
Ultimi minuti del primo tempo: Kvara pesca Osimhen con un preciso cross dalla sinistra e l’attaccante, con un po’ di fortuna, fa sponda per Di Lorenzo che realizza il primo goal del Napoli.
Nella ripresa il georgiano causa l’ammonizione del marcatore avversario dopo averlo superato di netto costringendolo al fallo.
Poco dopo dalla linea del fallo laterale, spalle alla porta e ai compagni e in mezzo a due avversari, con un colpo di tacco smarca in corridoio un compagno spedendolo da solo verso l’area di rigore del Braga.
Pochi minuti dopo un’ora di gioco Kvara viene sostituito. Queste le giocate più significative della partita del numero 77 del Napoli, condita da 4 dribbling riusciti, a dispetto di alcune statistiche molto avventurose e abbastanza premature tirate fuori da qualche giornale con un calcolo effettuato su circa 180 minuti di gioco in campionato, anche in considerazione di un calciatore in fase di recupero da un infortunio durante la preparazione.
Nella descrizione delle giocate nella gara col Braga c’è un altro dato da considerare. Le azioni di Kvara formano una prevalenza sulla gamma di azioni pericolose prodotte dal Napoli durante la sua permanenza in campo. Vuol dire che dai suoi piedi è nata la stragrande maggioranza di occasioni da gol per gli azzurri in quella parte di gara. E tutte frutto di assistenza da parte del georgiano, in piena sintonia e coerenza col suo ruolo e la sua posizione tattica.
Tornando a valutazioni di natura più soggettiva, ci sono prestazioni di altri calciatori che vengono valutate soddisfacenti per molto meno. Il problema spesso è la maglia, laddove il giudizio dipende dalle trombe di propaganda. Dire che Kvara col Braga sia stato sottotono è accettabile solo rispetto all’enorme misura delle sue qualità (concetto comunque discutibile se un calciatore riesce comunque a fare la differenza). In generale, però, affermarlo conduce soltanto a due ipotesi: imperizia o malafede. Si perde nella notte dei tempi il dubbio su quali delle due sia più dannosa. Il problema è che entrambe sono molto diffuse.