Torino, 19 agosto 2024. Una Juventus, profondamente rivoluzionata sia nella rosa dei giocatori che sulla panchina, fa il suo esordio nel campionato interno con un convincente 3-0 ai danni del neo-promosso Como. Da allora sono passati due mesi e la Juventus non era più stata in grado di vincere tra le mura dell'Allianz Stadium, collezionando tre pareggi con Roma, Napoli e Cagliari e subendo la prima (e finora unica) rete in campionato proprio dagli isolani. La partita di ieri sera contro la Lazio era dunque fondamentale per i bianconeri per spezzare questa sorta di maledizione.

Viste le numerose assenze, Thiago Motta si è presentato alla sfida con la squadra di Baroni con un inedito 4-3-3 ibrido, con le mezze ali Thuram e Douglas Luiz che avevano il compito di inserirsi per sparigliare l'attenta retroguardia laziale. In difesa confermato Kalulu nel ruolo di centrale con Gatti, sulle fasce Savona e, a sorpresa, Cabal, mentre il jolly Cambiaso è partito come esterno nel tridente offensivo con Yildiz dal lato opposto e Vlahovic è rimasto come consueto riferimento centrale. I bianconeri prendono subito in mano il pallino del gioco,  con la Lazio che prova un pressing posizionale molto alto, anche se non troppo aggressivo, per sporcare ed intercettare i passaggi juventini. 

In una delle prime azioni in cui la Juventus riesce a superare il pressing avversario con linee di passaggio pulite arriva la prima svolta della gara: Kalulu si getta improvvisamente nella metà campo capitolina e si invola verso la porta servito da Vlahovic, Romagnoli lo stende guadagnandosi anzitempo la via degli spogliatoi e lasciando i suoi in inferiorità numerica per oltre un'ora di gioco. Da quel momento la partita cambia inevitabilmente con Baroni che toglie un attaccante per inserire un difensore ed i suoi abbassano il baricentro di circa 20 metri, lasciando dunque più spazio alla costruzione della Juventus.

Bianconeri a lungo padroni del gioco dunque, ma a latitare sono le conclusioni in porta, il possesso di Locatelli e compagni sfocia in tantissimi cross che vengono arginati dalle strette linee difensive laziali. Ad andare vicini al gol sono prima Vlahovic, che centra la traversa, e poi Douglas Luiz con un colpo di testa che va fuori di pochissimo. Il primo tiro che inquadra lo specchio della porta, dopo un col arriva addirittura solamente all'81, con Vlahovic che prova la conclusione a giro sul palo più lontano, ma Provedel allontana senza troppi problemi. Nonostante questi vani tentativi, la Juventus non si lascia abbattere, anzi, appare più testarda che mai e all'ennesimo cross sfornato, questa volta da Cabal, arriva la sfortunata deviazione di Gila che beffa Provedel e manda la sfera nella propria rete. Memore di quanto accaduto con il Cagliari Thiago Motta sprona i suoi a non accontentarsi, ma al di là di qualche conclusione dalla distanza, non vengono creati ulteriori pericoli importanti. Il match si chiude dunque sull'1-0 e la Juventus torna alla vittoria interna due mesi esatti dopo l'ultima volta.

La partita offre, come sempre, diversi spunti di riflessione. La cosa apparsa più lampante è la crescita di personalità della formazione di Thiago Motta, tutti gli uomini in campo hanno dato l'impressione di saper esattamente cosa fare in qualsiasi frangente del gioco, peccando solo di scarsa lucidità nell'approssimarsi ai sedici metri avversari. Da sottolineare il grande lavoro svolto da Vlahovic in fase di costruzione, non è un caso che nelle due azioni decisive ci sia il suo zampino, con due uscite fuori dall'area per favorire l'inserimento dei compagni e chiamare fuori posizione i difensori laziali. Al serbo è mancato solo il gol, ma quello ritornerà molto presto, non ci sono dubbi in merito. Due parole vanno spese anche per Douglas Luiz: alla sua seconda presenza da titolare con la maglia della Juventus il brasiliano sembra essere in ripresa, l'espressione che fa dopo il gol divorato da pochi metri è piuttosto emblematica, così come il colpo rifilato ad un difensore laziale. L'ex Aston Villa sa di poter dare di più e vuole sbloccarsi il prima possibile, da questo nasce una grande frustrazione che lo porta a sbagliare cose elementari e a commettere superficialità che sono già costate molto, come il rigore causato contro il Cagliari. La sensazione è che non appena tornerà il sereno nella sua mente, la sua stagione prenderà il decollo.

Quella di ieri sera è apparsa una Juventus con tanta voglia di vincere, propositiva ma con difficoltà a trovare la via del gol. Per una sera, però, la fortuna ha aiutato i testardi.